Due Scudetti, due Supercoppe italiane, una Coppa Italia, due Champions League, due Supercoppe europee, un mondiale per club in 468 presenze con la maglia rossonera, indossata dal 1999 al 2012. È il giorno di Gennaro Gattuso, è il giorno di una leggenda che torna a sedere dove gli compete, è l'inizio del nuovo corso del Milan! L'occasione per scacciare i fantasmi del recente passato è ghiotta, l'incontro è quello del Vigorito, in casa del Benevento, ultimo e ancora a quota zero punti in classifica, la sfida a distanza è quella contro De Zerbi che già qualche scintilla aveva creato con gli interpreti ad occupare altre panchine. Primo incontro in Serie A tra le due compagini, prima di De Zerbi contro il Milan e prima di Gattuso sulla panchina rossonera, comunque vada sarà storia.
De Zerbi rivoluziona i suoi nel canonico 4-3-3 di marca beneventana. Brignoli tra i pali, con Letizia e Di Chiara esterni di difesa, a centrocampo torna Memushaj con Chibsah e Cataldi in cabina di regia. In avanti Parigini dal 1', dopo la mancata convocazione dell'ultimo turno. Puscas e D'Alessandro a completare il reparto.
Gattuso si schiera con il 3-4-3 pronto a diventare 5-4-1 in fase di non possesso. In difesa il trio Musacchio-Bonucci-Romagnoli è confermato, esterni Rodriguez e Borini. In avanti Bonaventura e Suso ai lati di Kalinic con il croato ancora preferito ad Andre Silva e Cutrone, nonostante le ultime infelici uscite.
Pronti-via e subito Milan con Bonaventura che calcia un calcio piazzato dai 25mt, controllato da Brignoli. Rodriguez ispira, Kalinic non ne approfitta e il punteggio rimane ancora sul pari. Il Benevento con convinzione replica e trascinato da Letizia prova a pungere ma non trova la conclusione, la stessa che arriva dal piede di Memushaj con Donnarumma che accompagna con lo sguardo il pallone che si adagia sul fondo. Letizia fa, Letizia distrugge, il regalo è per Kalinic ma Brignoli chiude lo specchio prima a lui, poi alla successiva conclusione di Suso. Ci provano ancora da calcio piazzato prima Cataldi, poi Suso, ma con poco successo, partita avara di occasioni clamorose fino al minuto 34, quando D'Alessandro pennella per Parigini, la sfera si deve solo spingere in porta ma il colpo di testa termina di poco a lato, Benevento vicinissimo al vantaggio. Quando tutto sembra volgere per il pari, Kessie riceve palla da fallo laterale, resiste alla carica di Di Chiara e serve Bonaventura che dopo un batti e ribatti con Kalinic, Letizia e Djimsiti riesce a superare Brignoli di testa per il vantaggio rossonero. Termina qui, al 45' è 0-1.
Nella ripresa si riparte senza cambi e subito con il Benevento in avanti, le squadre si studiano ma al minuto 54 Letizia calcia con forza verso la porta del Milan, Donnarumma respinge in grande stile ma nulla può sulla successiva conclusione di Puscas che sigla il pari del Benevento. Per il giovane prodotto del vivaio nerazzurro, alla seconda stagione in Campania, è il primo gol in Serie A. Neppure il tempo di esultare che il Milan ritorna in vantaggio: Bonaventura crossa al centro dalla destra e Kalinic non può sbagliare il colpo di testa per il nuovo dominio rossonero. Al 75', la proposizione offensiva di Bonucci lascia troppo spazio in difesa, Romagnoli, già ammonito, scivola sull'avversario che lo salta cadendo, per l'arbitro non ci sono dubbi nel punire la pericolosità dell'intervento e il secondo giallo è servito, il Milan è in 10 e si schiera col 4-4-1 per l'ultimo assalto degli avversari, fino alla fine. Il Benevento cambia gli interpreti in campo e ci prova ma con poco successo, al 39' Coda calcia da fuori area con la sfera che si alza di un soffio sopra la traversa. Spinge il Benevento ma i guantoni di Donnarumma rimangono intatti. Fino al minuto 95' quando il portiere Brignoli di testa porta il match sul pari per un punto storico, per una giornata indimenticabile.
Il Milan non "ringhia", il Benevento ne approfitta e riscrive la propria storia! Buio pesto per i rossoneri e per Gennaro Gattuso all'esordio su quella panchina che per anni ha bramato, il punto più basso è stato toccato, adesso si può e si deve solo risalire. I beneventani vivono la più bella giornata della propria storia, per sempre ci sarà posto per un ricordo di "Quel gol di Brignoli", un sogno ad occhi aperti.