Italia - Brasile, sfida eterna. Le due nazioni, con la Germania, più vincenti della storia del calcio si sono scontrate più volte dando vita a battaglie epiche come la finale del 1970 che ha consegnato ai verdeoro e a Pelè la Coppa Rimet, quella dell'82 che ha lanciato gli azzurri verso la conquista del terzo titolo mondiale o quella, amarissima, del '94 dove Baggio calciando alto il rigore fece piangere l'intera penisola. Ecco, la sfida di cui vi parliamo oggi è sicuramente meno importante di queste sopracitate ma comunque interessante, è la sfida per aggiudicarsi le prestazioni di Emanuel Vignato, italo-brasiliano e uno degli astri nascenti del calcio giovanile.
CHI E' - "E tu chi sei?". "Un ragazzo del Chievo, Emanuel Vignato. Sono del 2000“. Alla notizia il capitano giallorosso si è girato verso Nainggolan e con la solita ironia ha commentato: “Sembra che ha 12 anni“. Infine una battuta con il ragazzo, per stemperare l'emozione evidente del giovane calciatore: “Te ne puoi prendere 10 dei miei?“. È iniziata con questo simpatico siparietto con la leggenda Francesco Totti l'avventura in Serie A di Emanuel Vignato, classe 2000, ala destra del Chievoverona. Vignato nasce a Negrar, comune del Veronese il 24 agosto del 2000 da padre italiano e madre brasiliana, di Fortaleza e già da giovanissimo entra a far parte del settore giovanile del Chievo dove sin da subito si distingue come uno dei migliori talenti. Nel 2014 vince i premi come miglior giocatore al “Memorial Guido Settembrino” di Brescia (torneo dedicato a colui che scoprì i talenti dei fratelli Baresi e Gianluca Vialli, solo per citarne alcuni) e al Torneo Daniele Pecci di Bellaria Igea Marina e nel 2016, grazie alle ottime prestazioni con la maglia gialloblu si merita le convocazioni dei ct Daniele Zoratto nell’U16 prima e di Emiliano Bigica nell’U17 poi. Sembra una carriera lanciata verso la maglia dell'azzurro che conta fino a quest'anno quando le sue prestazioni hanno varcato l'Oceano e sono state notate e apprezzate anche dal selezionatore brasiliano Carlos Amadeu che lo ha scelto (nel giugno scorso) per un periodo di formazione in vista degli impegni del 2017. Per ora Vignato, che parla correttamente anche il portoghese, preferisce non scegliere e far parlare il campo rispondendo in modo positivo ad entrambe le convocazioni.
RUOLO E CARATTERISTICHE TECNICHE - Vignato è un calciatore piccolo e minuto che, aldilà della giovane età e di uno sviluppo ancora non completato, non punterà mai sull'aspetto fisico per farsi largo nel mondo del calcio, il giovane Emanuel piuttosto può vantare rapidità, dribbling e fantasia con pochissime eguali nel panorama giovanile italiano. In campo, sebbene in più occasioni mister D'Anna in Primavera l'abbia schierato come trequartista, la sua posizione perfetta è quella di esterno d'attacco dove, sulla fascia destra lui destro naturale di piede, riesce spesso e volentieri ad andare sul fondo, in velocità o saltando l'uomo e servire l'attaccante al centro dell'area. Sono infatti gli assist, più che lo conclusioni, la specialità della casa. Ovviamente Vignato deve ancora migliorare sul piano fisico e tattico ma le qualità ci sono tutte.
PERCHE' TENERLO D'OCCHIO - Vignato va tenuto d'occhio per più motivi tra i quali, non ultimo, il fatto che per lui si siano mosse sia Italia che Brasile, non certo due nazioni di poco conto nel panorama calcistico. Inoltre, su di lui, si è esposto anche il famoso gioco manageriale Football Manager (che difficilmente sbaglia nel valutare il potenziale di un giovane calciatore) lo classifica tra i maggiori talenti classe 2000 sul quale investire in futuro.
LA GIOVANE ITALIA - GLI UNDER 19 IN CUI CREDIAMO