Può poco sul gol di Sanabria, ma è goffo sul tiro a incrociare di Vlasic. Anche su Buongiorno forse poteva fare di più. Pomeriggio non semplice, si salva su Zapata dopo aver ringraziato il palo sulla conclusione di Sanabria.
Pagelle Napoli 19° giornata Torino - Napoli 3-0
Può poco sul gol di Sanabria, ma è goffo sul tiro a incrociare di Vlasic. Anche su Buongiorno forse poteva fare di più. Pomeriggio non semplice, si salva su Zapata dopo aver ringraziato il palo sulla conclusione di Sanabria.
Una buona chiusura al 35' è l'unica nota positiva di una partita decisamente deludente. L'esterno portoghese spinge pochissimo sulla sinistra e difende maluccio su Bellanova; esce nella ripresa, quando ormai la partita è scappata dalle mani dei partenopei.
Una buona chiusura al 35' è l'unica nota positiva di una partita decisamente deludente. L'esterno portoghese spinge pochissimo sulla sinistra e difende maluccio su Bellanova; esce nella ripresa, quando ormai la partita è scappata dalle mani dei partenopei.
Uno dei maggiori responsabili della sconfitta odierna. Contro Zapata non prende mai il pallone, le sue letture sono quelle di un esordiente, non di un giocatore esperto; colpevole su tutti i gol del Torino.
Nel primo tempo è tra i pochi a salvarsi, anche perché sulla destra per lo meno prova a rendersi pericoloso: suo l'assist per Raspadori al 25', che non sfrutta. Nella ripresa è coinvolto nel crollo della squadra, spesso saltato dai granata, che vanno a una velocità superiore.
Nel primo tempo è tra i pochi a salvarsi, anche perché sulla destra per lo meno prova a rendersi pericoloso: suo l'assist per Raspadori al 25', che non sfrutta. Nella ripresa è coinvolto nel crollo della squadra, spesso saltato dai granata, che vanno a una velocità superiore.
La difesa del Napoli concede tante, troppe palle-gol ai padroni di casa. Sempre in ritardo, mal posizionato, non è reattivo sui gol di Sanabria e Vlasic. Forma con Juan Jesus una coppia da film horror.
La difesa del Napoli concede tante, troppe palle-gol ai padroni di casa. Sempre in ritardo, mal posizionato, non è reattivo sui gol di Sanabria e Vlasic. Forma con Juan Jesus una coppia da film horror.
Rovina il suo esordio con la maglia del Napoli con un intervento scriteriato su Lazaro. Entra in scivolata con il piede all'altezza della coscia, quasi sull'inguine dell'avversario: il rosso è inevitabile e macchia irrimediabilmente la prima gara con la sua nuova squadra.
Rovina il suo esordio con la maglia del Napoli con un intervento scriteriato su Lazaro. Entra in scivolata con il piede all'altezza della coscia, quasi sull'inguine dell'avversario: il rosso è inevitabile e macchia irrimediabilmente la prima gara con la sua nuova squadra.
Non trova mai la giocata e sembra un corpo estraneo alla squadra. In una delle rare occasioni in cui si libera, cade goffamente in area dopo aver perso il passo, vanificando una buona chance. Mazzarri lo leva dopo l'intervallo.
Non trova mai la giocata e sembra un corpo estraneo alla squadra. In una delle rare occasioni in cui si libera, cade goffamente in area dopo aver perso il passo, vanificando una buona chance. Mazzarri lo leva dopo l'intervallo.
Dà l'impressione di fare sempre la scelta sbagliata quando ha il pallone tra i piedi: quando bisognerebbe passare la palla, la tiene, quando dovrebbe accelerare, rallenta. Oggi è poco ispirato, non sfonda praticamente mai e in fase difensiva soffre terribilmente.
Vlasic lo fa ammattire. Il centrocampista infallibile della scorsa stagione è un lontano ricordo, i suoi avversari corrono il triplo e oggi non ha armi per opporsi. Si salva al 34' con un grande intervento in extremis su Sanabria, ma è l'unica nota positiva di una partita da dimenticare alla svelta.
Vlasic lo fa ammattire. Il centrocampista infallibile della scorsa stagione è un lontano ricordo, i suoi avversari corrono il triplo e oggi non ha armi per opporsi. Si salva al 34' con un grande intervento in extremis su Sanabria, ma è l'unica nota positiva di una partita da dimenticare alla svelta.
Vlasic lo fa ammattire. Il centrocampista infallibile della scorsa stagione è un lontano ricordo, i suoi avversari corrono il triplo e oggi non ha armi per opporsi. Si salva al 34' con un grande intervento in extremis su Sanabria, ma è l'unica nota positiva di una partita da dimenticare alla svelta.
Entra al posto di Cajuste, prova a mettere in area qualche pallone interessante, ma anche lui non riesce a reggere il ritmo dei padroni di casa. La situazione era già compromessa, ma fa troppo poco per meritare una sufficienza.
Entra al posto di Politano e non combina nulla di buono. Il suo acquisto è emblematico: utilizzato con il contagocce, quando è chiamato in causa raramente dà il suo apporto.
Non fa molto meglio di Mario Rui, rispetto al quale è però più intraprendente. La partita non è quella giusta per dimostrare il suo valore, è spesso inconcludente e impreciso.
Un paio di buone progressioni non bastano a compensare una prestazione difensiva di bassissimo livello. I centrocampisti del Torino vanno a tutt'altro ritmo, lo svedese non riesce a entrare mai in partita e finisce per essere demolito dalle percussioni avversarie.
Un paio di buone progressioni non bastano a compensare una prestazione difensiva di bassissimo livello. I centrocampisti del Torino vanno a tutt'altro ritmo, lo svedese non riesce a entrare mai in partita e finisce per essere demolito dalle percussioni avversarie.
Entra al posto di Raspadori, prova con generosità a rendersi pericoloso, ma tutto quello che riesce a fare è sparare in curva un pallone invitante all'80'. Per il resto combina pochissimo.
Entra al posto di Raspadori, prova con generosità a rendersi pericoloso, ma tutto quello che riesce a fare è sparare in curva un pallone invitante all'80'. Per il resto combina pochissimo.
Ha la palla giusta al 25', quando si libera bene in area su suggerimento di Di Lorenzo, ma uno con le sue qualità dovrebbe fare meglio da quella posizione. Ci riprova al 27', ma non trova lo specchio; rimangono le uniche due giocate degne di nota in una partita in cui sbaglia praticamente tutto.
Ha la palla giusta al 25', quando si libera bene in area su suggerimento di Di Lorenzo, ma uno con le sue qualità dovrebbe fare meglio da quella posizione. Ci riprova al 27', ma non trova lo specchio; rimangono le uniche due giocate degne di nota in una partita in cui sbaglia praticamente tutto.
Non è chiaramente il georgiano originale quello visto in campo contro il Torino. L'involuzione tecnica in così breve tempo sarebbe incomprensibile: come potrebbe sbagliare passaggi di due metri o non tirare mai in porta nell'arco di oltre 90 minuti? Invece è proprio lui e gran parte dei problemi del Napoli ricadono sulle spalle di un attaccante ormai irriconoscibile.
Guida il Napoli dalla tribuna, lasciando al fido Frustalupi il posto a bordo campo. Il risultato? Un disastro. La sua gestione è schizofrenica, il ritorno alla difesa a 3 prematuro, le soluzioni a gara in corso prevedibili; e la sua squadra gioca a un ritmo basso come poche volte si è visto.
Guida il Napoli dalla tribuna, lasciando al fido Frustalupi il posto a bordo campo. Il risultato? Un disastro. La sua gestione è schizofrenica, il ritorno alla difesa a 3 prematuro, le soluzioni a gara in corso prevedibili; e la sua squadra gioca a un ritmo basso come poche volte si è visto.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.