Di fatto l'unico tiro in porta del Frosinone è anche quello che decide il match. Il portiere nell'occasione è incolpevole e ha poche occasioni nel corso del match per rifarsi; un paio di ottime uscite alte, la partecipazione alla manovra della sua squadra, ma nessun intervento difficile.
Uno dei pochi in casa Samp a non demeritare. Di certo non brilla, ma nel primo tempo è tra i più intraprendenti, nella ripresa ogni tanto commette qualche pasticcio. Va al tiro al 39', ma la sua conclusione termina abbondantemente larga; è in costante proiezione offensiva, ma non riesce a sfondare.
È il migliore dietro, sia in fase di marcatura sia in disimpegno. Di fatto non sbaglia un intervento, riesce a controllare efficacemente Ciano ed è sempre prezioso quando la manovra della Sampdoria parte da dietro. Nella ripresa gioca costantemente con i piedi sulla linea della metà campo, ma commette anche qualche imprecisione di troppo dovuta all'eccessiva foga.
È il migliore dietro, sia in fase di marcatura sia in disimpegno. Di fatto non sbaglia un intervento, riesce a controllare efficacemente Ciano ed è sempre prezioso quando la manovra della Sampdoria parte da dietro. Nella ripresa gioca costantemente con i piedi sulla linea della metà campo, ma commette anche qualche imprecisione di troppo dovuta all'eccessiva foga.
Nei primi 20' è un gigante: sui palloni alti è insuperabile, ma risolve anche un paio di situazioni scabrose. Tutto cambia al 25', quando prima consente a Chibsah di spizzare il pallone in mezzo all'area, poi a Ciofani di realizzare la rete del vantaggio frusinate. Dopo rientra in carreggiata, ma ormai è tardi.
All'esordio dal 1', commette troppi svarioni difensivi per meritare la sufficienza. Ammonito, rischia di lasciare la squadra in 10 a causa della sua irruenza; fuori posizione sul gol di Ciofani, lascia troppo spazio a Goldaniga per crossare. Soffre contro l'intraprendenza di Zampano e in avanti non ripaga le attese.
Ha l'occasione di partire dal 1', la stecca clamorosamente. Una quantità estrema di palloni persi, tante giocate con poco costrutto che costano alla Sampdoria pericolose ripartenze da parte degli avversari. Pochissimi passaggi riusciti, tanti momenti di vuoto assoluto: inevitabile la sostituzione con Ramirez.
Ha l'occasione di partire dal 1', la stecca clamorosamente. Una quantità estrema di palloni persi, tante giocate con poco costrutto che costano alla Sampdoria pericolose ripartenze da parte degli avversari. Pochissimi passaggi riusciti, tanti momenti di vuoto assoluto: inevitabile la sostituzione con Ramirez.
Tra i pochi a salvarsi in casa blucerchiata, prova a inserirsi tra le linee e a mettere in difficoltà la difesa ciociara. Vi riesce soltanto a tratti, anche perché manca l'aiuto dei compagni. Va al tiro al 38', ma la sua conclusione non è irresistibile; scambia la posizione con Praet, ma anche questa soluzione non funziona più di tanto.
Mette la sua qualità al servizio della squadra, bravo a sfondare sulla destra, ma non riesce a incidere realmente sul match. Il suo destro è prezioso anche sui calci da fermo; Giampaolo lo scambia di posizione con Linetty, ma non ottiene gli effetti sperati. Nel finale arretra il suo raggio d'azione, ma si fa sempre trovare nel vivo del gioco.
Meglio di Saponara, ma non abbastanza per strappare una sufficienza. Prova a dialogare con i compagni, nel tentativo di sfondare centralmente; gli spazi sono intasati, ma l'uruguaiano si intestardisce alla ricerca della giocata preziosa, che quasi mai arriva. Ci prova anche con i calci piazzati, ma oggi la difesa del Frosinone è un fortino inespugnabile.
Pur essendo tra i migliori sotto la voce palloni recuperati, ha sulla coscienza l'eccessiva libertà concessa a Ciofani in occasione del gol. Finito in area per seguire il taglio di Chibsah, finisce per perdersi prima il centrocampista, poi - in complicità con Colley - l'attaccante; un doppio errore che costa caro alla sua squadra.
Agisce da seconda punta, cercando di creare spazi per Quagliarella. Non riesce a dialogare efficacemente con il compagno di reparto e in generale è troppo lezioso; qualche discreta giocata non riscatta una prestazione nel complesso negativa. Al 57' Giampaolo lo richiama per far entrare Defrel.
Nel primo tempo i difensori del Frosinone lo maltrattano, senza lasciargli la possibilità di partecipare alla manovra della squadra. L'unico tiro della sua gara arriva al 36', quando colpisce al volo ma trova sulla sua strada Sportiello. Nella ripresa sparisce letteralmente dal campo, toccando pochissimi palloni e finendo per disputare una delle sue peggiori gare stagionali.
Fa meglio di Gabbiadini, dopo essere entrato al suo posto; al 68' ha tra i piedi una delle migliori occasioni del match, ma tira malissimo, strozzando la conclusione e fallendo la chance. Per il resto è vivace, ma raramente risulta davvero efficace; nel finale, dopo l'ingresso di Sau, fatica a trovare la posizione e sparisce gradualmente dalla partita.
Entra nel finale, mossa della disperazione di Giampaolo, che pur di tentare il recupero in extremis arriva addirittura a cambiare modulo. Pur mostrandosi subito vivace e volenteroso, non riesce a incidere più di tanto, sia per i pochi minuti a disposizione sia per l'ottima giornata dei difensori del Frosinone. I pochi palloni toccati sono comunque ben gestiti dall'ex giocatore del Cagliari.
L'occasione è di quelle ghiotte, un match casalingo sulla carta più che abbordabile; una vittoria permetterebbe alla sua squadra di restare attaccata al treno per l'Europa. Invece arriva la clamorosa stecca, con una Samp incapace di pungere in avanti, brava soltanto a tenere il pallone, ma totalmente priva di idee. Non convincono né i cambi né l'intransigenza tattica, per la quale non cambia modulo se non nell'ultimo quarto d'ora.
L'occasione è di quelle ghiotte, un match casalingo sulla carta più che abbordabile; una vittoria permetterebbe alla sua squadra di restare attaccata al treno per l'Europa. Invece arriva la clamorosa stecca, con una Samp incapace di pungere in avanti, brava soltanto a tenere il pallone, ma totalmente priva di idee. Non convincono né i cambi né l'intransigenza tattica, per la quale non cambia modulo se non nell'ultimo quarto d'ora.
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