
Altra buona prestazione dopo i miracoli contro la Spal. Pronti via e Icardi lo spaventa da centrocampo, ma poi prende le misure anche a San Siro disinnescando bene l'argentino. Non può nulla sulla girata da 3 punti di Lautaro.
Altra buona prestazione dopo i miracoli contro la Spal. Pronti via e Icardi lo spaventa da centrocampo, ma poi prende le misure anche a San Siro disinnescando bene l'argentino. Non può nulla sulla girata da 3 punti di Lautaro.
Non riesce a contenere l'esplosività di Politano, e alla lunga anche lui soffre il nervosismo che monta nel rettangolo verde di gioco. Anche Ancelotti se ne accorge e lo cambia.
Da match-winner contro la Spal, si ritrova ad arrancare con Icardi in zona. Non riesce a tenere sulle spalle il peso del reparto e alla fine affonda anche lui insieme al resto della squadra.
Entra nel momento di massima sofferenza del Napoli e prova ad arginare come può l'impeto nerazzurro sulla sinistra, facendosi notare per una maggiore affidabilità rispetto al portoghese.
Crolla il suo voto e crolla il Napoli. Gioca per 80 minuti e rotti una partita perfetta, da 7.5. Poi spegne il cervello quando vede il giallo di Mazzoleni. L'applauso all'arbitro è da condannare e non è di certo il modo migliore per festeggiare il rinnovo di contratto.
Entra al posto di Hamsik per andare a ricoprire il ruolo di terzino destro ma, diversamente da quanto visto in Champions' League, fa molta, molta fatica.
Entra al posto di Hamsik per andare a ricoprire il ruolo di terzino destro ma, diversamente da quanto visto in Champions' League, fa molta, molta fatica.
Gioca un buon primo tempo svariando su tutta la mediana, si affloscia nel finale, prendendosi il demerito di quasi centrare il suo ex compagno Asamoah con il pallone che poteva cambiare la storia del match.
Il gigante brasiliano solito lascia posto alla sua controfigura deboluccia, che sfigura in mezzo ai centrocampisti nerazzurri.
Il gigante brasiliano solito lascia posto alla sua controfigura deboluccia, che sfigura in mezzo ai centrocampisti nerazzurri.
Discreta partenza per il capitano dei partenopei, che però è costretto ad alzare bandiera bianca per un infortunio muscolare al minuto 24.
Largo a sinistra, girovaga per il campo senza mai incidere realmente. Cerca qualche triangolo con Insigne, ma la sua partita resta un encefalogramma piatto.
Largo a sinistra, girovaga per il campo senza mai incidere realmente. Cerca qualche triangolo con Insigne, ma la sua partita resta un encefalogramma piatto.
Parte terzino, poi ala e finisce in attacco. E' l'unico del Napoli a non smettere mai di provarci in entrambe le fasi. Generoso fino all'inverosimile, resta una pedina fondamentale di Ancelotti.
Non gioca una partita indimenticabile. Prova a impegnare un paio di volte Handanovic, che risponde presente. Nel finale, da capitano, compie un gesto condannabile come un fallo di reazione su Keita che gli costa un rosso gratuito.
Entra al posto di Milik ma non riesce a incidere sulla partita, restando ai margini della contesa per tutto il tempo che è in campo.
Alterna discrete giocate a tanto vuoto pneumatico, nella difficoltà di dialogo con il compagno di reparto Insigne.
Koulibaly lo lascia in 10 uomini nel momento peggiore.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.