
Si scorda del pallone, ma rimedia da campione sulla sforbiciata di Bonaventura nel primo tempo. Parata "silente", ma ugualmente importante. Un po' impreciso coi piedi, nel secondo tempo il Milan non lo impegna quasi mai.
Si scorda del pallone, ma rimedia da campione sulla sforbiciata di Bonaventura nel primo tempo. Parata "silente", ma ugualmente importante. Un po' impreciso coi piedi, nel secondo tempo il Milan non lo impegna quasi mai.
Quintali d'esperienza per un giocatore in grado di ricoprire bene tutti i ruoli sulla linea difensiva. Un po' centrale, un po' terzino in fase di possesso, guida alla grande alla difesa: recordman di passaggi (82), sfoggia una invidiabile forma fisica.
Quintali d'esperienza per un giocatore in grado di ricoprire bene tutti i ruoli sulla linea difensiva. Un po' centrale, un po' terzino in fase di possesso, guida alla grande alla difesa: recordman di passaggi (82), sfoggia una invidiabile forma fisica.
Grosso e cattivo, eppure coi piedi educati il vice-capitano giustifica la carta d'identità verdeoro. Se imposta difficilmente sbaglia, se anticipa non lascia scampo.
Grosso e cattivo, eppure coi piedi educati il vice-capitano giustifica la carta d'identità verdeoro. Se imposta difficilmente sbaglia, se anticipa non lascia scampo.
Grosso e cattivo, eppure coi piedi educati il vice-capitano giustifica la carta d'identità verdeoro. Se imposta difficilmente sbaglia, se anticipa non lascia scampo.
Preciso su Kalini? - a parte in un'occasione quando si fa scappare il croato - e determinante ai fini del risultato: con la sua capocciata "impegna" Donnarumma prima della zampata di Cristante. Pronto per una big, sogna in provincia.
Preciso su Kalini? - a parte in un'occasione quando si fa scappare il croato - e determinante ai fini del risultato: con la sua capocciata "impegna" Donnarumma prima della zampata di Cristante. Pronto per una big, sogna in provincia.
Nasce esterno di centrocampo, ma su Kalini? si erge a ultimo baluardo respingendo in tackle il tiro a botta sicura dell'ex viola. A causa dei piedi non proprio educati deve correre per tre: ha la faccia da bravo ragazzo che diventa supereroe. Dubbi? Chiedete a RodrÃguez.
Nasce esterno di centrocampo, ma su Kalini? si erge a ultimo baluardo respingendo in tackle il tiro a botta sicura dell'ex viola. A causa dei piedi non proprio educati deve correre per tre: ha la faccia da bravo ragazzo che diventa supereroe. Dubbi? Chiedete a RodrÃguez.
Colonna di cemento da Zwijndrecht, buttafuori silenzioso, guardaspalle di Freuler e Cristante: chiamatelo come volete, ma Marten, dietro le quinte, fa il suo.
Dentro per Petagna per gli ultimi venticinque minuti, prima sbaglia col sinistro da buona posizione, poi fa il "vero nueve" depositando in gol l'assist comodo di Spinazzola. In forma strepitosa, dopo la "cura Gasp" non si ferma più, nemmeno partendo dalla panchina.
Non che fosse improbabile - nove gli ex fra Milan e Atalanta - ma non è mai bello, per un tifoso rossonero, vedere uno dei "baby gioielli" del passato segnare il gol vittoria a San Siro contro la sua ex squadra. Rapace dopo la respinta di Donnarumma, fa un figurone e aumenta il già lauto bottino stagionale. Fuori per Kurti?, viene applaudito da tutti.
"Svizzero? No, Freuler". Se lo voleste come regalo di Natale, lo slogan dello spot sarebbe più o meno così. A metà fra la regia e l'interdizione, nel finale calcia bene da fuori impegnando Donnarumma.
Ispirato da una magia di Gómez fa schioccare gli zoccoli sulla fascia sinistra arando il povero Abate, poi Ili?i? è lesto a centro area per raddoppiare comodo. Non è (più?) l'animale inferocito ammirato nella passata stagione, ma riesce ugualmente a fare la differenza.
L'assist a Spinazzola, a metà fra il colpo di testa e l'espaldinha, è un gioco di prestigio così utile che i compagni riescono a segnare il raddoppio tre tocchi dopo il suo. Giocatore di un intelligenza infinita, ora ch'è diventato "uomo squadra" farebbe la fortuna di molti allenatori. Sempre lui che calcia la punizione dell'uno a zero.
L'assist a Spinazzola, a metà fra il colpo di testa e l'espaldinha, è un gioco di prestigio così utile che i compagni riescono a segnare il raddoppio tre tocchi dopo il suo. Giocatore di un intelligenza infinita, ora ch'è diventato "uomo squadra" farebbe la fortuna di molti allenatori. Sempre lui che calcia la punizione dell'uno a zero.
Un bisonte che si vede allo specchio col codino e la maglia numero dieci della nazionale svedese: scherzi a parte, il Petagna atalantino non ha imparato a fare gol, ma quando si allarga a destra, sfiorando la palla con la suola, non ha nulla da invidiare a (questo) Kalini?. Tassello prezioso del mosaico del "Gasp", esce senza polemica per fare spazio al match-winner.
Un bisonte che si vede allo specchio col codino e la maglia numero dieci della nazionale svedese: scherzi a parte, il Petagna atalantino non ha imparato a fare gol, ma quando si allarga a destra, sfiorando la palla con la suola, non ha nulla da invidiare a (questo) Kalini?. Tassello prezioso del mosaico del "Gasp", esce senza polemica per fare spazio al match-winner.
Chi si stupisce è fesso. Gasp, autore di un lavoro enorme in quel di Bergamo, si gioca la stagione su tre fronti facendosi beffa di un Milan ch'è esempio vivente di nobiltà decaduta. La mossa Ili?i? negli ultimi venticinque minuti è magia perché odora di cambio calcolato: l'Atalanta non gioca "divinamente", ma alla fine legittima la vittoria. Continui così.
Chi si stupisce è fesso. Gasp, autore di un lavoro enorme in quel di Bergamo, si gioca la stagione su tre fronti facendosi beffa di un Milan ch'è esempio vivente di nobiltà decaduta. La mossa Ili?i? negli ultimi venticinque minuti è magia perché odora di cambio calcolato: l'Atalanta non gioca "divinamente", ma alla fine legittima la vittoria. Continui così.
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Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.