
Poche responsabilità sui gol, limita il passivo con un paio di pregevoli interventi. In particolare è bravo a negare a Icardi la tripletta nel finale.
Poche responsabilità sui gol, limita il passivo con un paio di pregevoli interventi. In particolare è bravo a negare a Icardi la tripletta nel finale.
Il meno peggio in difesa, ha sulla coscienza il fallo da rigore che permette a Icardi di sbloccare la partita. Intervento da evitare, che indirizza la partita.
Anonima partita sulla fascia sinistra, lascia troppo spazio ai crossatori nerazzurri e quando spinge non è mai concreto ed efficace. Si accontenta sempre del cross dalla trequarti, senza mai andare sul fondo.
Esordio in campionato per il difensore brasiliano, che ne combina di cotte e di crude. Lascia troppo spazio a Icardi al 6', spianando la strada al fallo da rigore commesso da Astori; va a vuoto sul cross di Perisic per il secondo gol, sbaglia una serie di interventi e di disimpegni: errori decisamente evitabili.
Contro la sua ex squadra si rende protagonista di una prestazione poco brillante. Schierato come trequartista centrale, si fa notare soltanto per qualche tiro da fuori e poco altro; esce per lasciare spazio a Cristoforo.
Riportato a centrocampo dopo la contraddittoria esperienza da difensore della scorsa stagione, mostra tutti i suoi pregi e difetti. Un combattente, ma estremamente macchinoso; in fase di costruzione poi rallenta sempre l'azione e perde qualche pallone di troppo.
Il suo ingresso dà la scossa ai viola. Non fa niente di trascendentale, ma la sua mobilità è importante per mettere in difficoltà la retroguardia nerazzurra. Da rivedere in questa veste di arma a partita in corso.
Il legno colpito pochi minuti prima del 3-0 grida vendetta; ma il tiro fenomenale che colpisce la parte interna del palo non è l'unico aspetto positivo della partita del francese. Metronomo in mezzo al campo, è uno dei pochi a mettere in campo la giusta continuità di rendimento. In difficoltà contro alcune giocate in velocità del centrocampo nerazzurro.
La qualità è tutta lì da vedere, manca un po' di concretezza: un paio di spunti interessanti ma anche, nel corso della partita, tanti passaggi a vuoto. E un ritmo non ancora adeguato alla Serie A.
La qualità è tutta lì da vedere, manca un po' di concretezza: un paio di spunti interessanti ma anche, nel corso della partita, tanti passaggi a vuoto. E un ritmo non ancora adeguato alla Serie A.
La qualità è tutta lì da vedere, manca un po' di concretezza: un paio di spunti interessanti ma anche, nel corso della partita, tanti passaggi a vuoto. E un ritmo non ancora adeguato alla Serie A.
Il migliore dei viola, possiede una tecnica sopraffina e si diverte a far ammattire Nagatomo. Tutte le azioni pericolose dei viola passano dai suoi piedi, si capisce che si tratta di un talento ancora acerbo ma è decisamente promettente.
Ci prova con la solita voglia, ma si trova stretto nella morsa Skriniar-Miranda; riesce a eludere soltanto una volta i difensori nerazzurri, impegnando Handanovic. Troppo poco per strappare la sufficienza.
La sua Fiorentina non è ancora pronta: troppi i cambiamenti da assimilare per poter reagire a un gol incassato dopo 6' a San Siro. Nel secondo tempo si vede qualcosa della mano del tecnico, i cambi sono azzeccati e si intuisce che i viola potranno togliersi delle soddisfazioni.
La sua Fiorentina non è ancora pronta: troppi i cambiamenti da assimilare per poter reagire a un gol incassato dopo 6' a San Siro. Nel secondo tempo si vede qualcosa della mano del tecnico, i cambi sono azzeccati e si intuisce che i viola potranno togliersi delle soddisfazioni.
La sua Fiorentina non è ancora pronta: troppi i cambiamenti da assimilare per poter reagire a un gol incassato dopo 6' a San Siro. Nel secondo tempo si vede qualcosa della mano del tecnico, i cambi sono azzeccati e si intuisce che i viola potranno togliersi delle soddisfazioni.
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