Walter Sabatini, ex direttore sportivo tra le altre della Salernitana, ha ricevuto il premio come miglior direttore sportivo dell’anno al Festival del Calcio Italiano organizzato. Queste le parole del dirigente riportate dal Corriere dello Sport.
Intervista a Sabatini
Sabatini, come ripartirà il campionato dopo la lunga sosta per i Mondiali?
«È un’incognita per tutti, questo stop è stato scomodo».
Napoli favorito per lo scudetto?
«Per il Napoli ho una simpatia particolare per l’amicizia profonda che mi lega a Spalletti».
Si ripartirà con Inter-Napoli.
«Spalletti tutta la vita. Il Napoli gioca un calcio erotico, sensuale, appunto vicino all’erotismo. Gioca per il piacere di farlo».Sabatini sul mercato
Allora, a proposito di piacere, chi la fa godere di più esteticamente parlando?
«Kvaratskhelia. Il georgiano è come la Locomotiva di Guccini, un giovane puledro che appena liberato il freno morde la rotaia con muscoli d'acciaio».
Un colpo alla Sabatini, insomma.
«Purtroppo, non l’ho fatto io».
Napoli e poi?
«Attenzione alla Juve, che imprevedibilmente, e sottolineo imprevedibilmente, potrebbe rientrare. Ha ritrovato la coesione di una squadra, ha recuperato giocatori importanti. Prima sembrava un’armata brancaleone, ora darà filo da torcere a quelle che lotteranno per lo scudetto: Napoli, Milan e Inter. Fino a due mesi fa avrei inserito anche la Lazio».
I Mondiali hanno espresso giocatori interessanti?
«Non direi. Mi è piaciuto il numero otto del Marocco, Ounahi».Sabatini sulla Salernitana
Qui a Salerno trova sempre tanto affetto.
«Abbraccerei tutti i salernitani se potessi. Salerno per me è stato il respiro. E lo è ancora oggi vedendo tutte queste persone. La vita vale di più quando c’è affetto».
Tornerebbe un giorno a lavorare qui?
«Venendo in auto mi sono detto: sono andato via quando la luce dilagava. E sono rammaricato per questo. Puoi godere della luce se alle spalle hai qualcosa di importante. Ancora oggi ho un desiderio da esaudire: mangiare un pescetto fritto a piedi nudi in riva al mare. Mi è rimasto qui».
Cosa pensa dell’inchiesta che riguarda la Juve e non solo?
«Mi sento defraudato. Mentre la Juve faceva quello che le viene contestato, io perdevo un campionato a Roma con 87 punti».
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