Igor Tudor, allenatore della Lazio, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro la Juventus di Massimiliano Allegri, in calendario sabato alle ore 18:00.
Lazio, Tudor in conferenza
Di seguito uno stralcio del suo intervento:
"Sono tornati tutti in buono stato, senza acciacchi. Il problema è che sono arrivati da poco, non abbiamo lavorato tanto. Con gli altri abbiamo lavorato bene, i ragazzi si sono messi a disposizione e con la voglia di fare, la giusta applicazione".
Sul debutto e sulla Juventus
"Non credo al destino. Sensazioni sono sempre positive, uno che sta nello sport come me vede sempre una sfida davanti a sé, di poter vincere e gioire con la squadra. La Juve ho fatto 8 anni della mia vita, dove uno si costruisce non solo come giocatore ma come persona. Sono grato perché ho avuto delle persone che mi hanno fatto diventare come sono, anche nella cultura di allenatore. Saranno belle emozioni. Una gara contro un avversario importante. Dall'altra parte è una gara come tutte, va preparata in modo giusto. Un allenatore pensa a preparare la squadra per dare quello che lui è. La squadra deve essere lo specchio dell'allenatore, servirà tempo e pazienza per raggiungere questa trasformazione. Io proverò a fare in fretta, ma non sarà così immediata".
Sul cambio allenatore
"Ci sono due cose che penalizzano questo passaggio da un allenatore a un altro. Una cosa è che Sarri è stato qui tre anni e soprattutto è un allenatore forte. Bisogna essere molto attenti o vogliosi. Si parla sempre di moduli ma non sono così importanti come pensate. Si parte con un modulo ma poi in campo si cambia. Non è tanto il modulo ma come si interpreta".