Matteo Ruggeri, difensore dell'Atalanta, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport della sua stagione e dei prossimi impegni della Dea.

Interista a Ruggeri

Tanti impegni?

«Allenandoci come ci allena Gasperini, più fai fatica, meno fai fatica. Ti senti bene, hai più forza nelle gambe, usi meglio il corpo. E al 90’ ne hai ancora».

Da sabato al 24 aprile l’Atalanta giocherà otto partite in 26 giorni.

«Se la testa funzionerà come le gambe, concentrandoci su due cose, più che su un obiettivo, visto che ne abbiamo ancora tre vivi: una fase difensiva forte, e la prima partita in calendario».

Su 31 partite, 30 da titolare, niente prestito?

«Dalla fiducia della famiglia Percassi e di Gasperini, dai suoi consigli per farmi crescere dove ero carente. Anzitutto l’attitudine difensiva e dunque la postura del corpo: sembra niente, ma all’avversario basta un centesimo di secondo per rubarti il tempo».

Quando ha capito di essersi preso davvero l’Atalanta?

«Ho segnato a Lisbona e mi è passato davanti agli occhi tutto: gli anni nel vivaio, l’esordio, l’esperienza a Salerno, gli infortuni. Ci ho messo del mio per non mollare mai, per sfruttare ogni chance. E Gasp ne dà a tutti».

Ruggeri su Gasperini

Il “regalo” migliore di Gasp?

«Mi ha insegnato la spensieratezza nel giocare, è più facile che mi dica “Vai, vai”, che “Stai, stai” (non a caso a Zingonia lo chiamano Forrest Gump) . Questo dà valore anche al piede: il sinistro è sempre stato sensibile, però magari ero più “legato”, rischiavo meno la giocata, il cross».

Si rivede un po’ in Gosens?

«Provo a rubargli l’inserimento sul secondo palo: devo migliorare i tempi di gioco, posso segnare di più. Ma anche un assist non mi soddisfa meno, anzi».

Ruggeri sulla stagione

Napoli?

«Importante perché ci può dare una bella spinta, ma è presto per definirla decisiva. Non per dire che servirà una partita perfetta: loro hanno qualità, forza, tutto».

Senza Spalletti?

«Spalletti è venuto nello spogliatoio prima della partita e ci ha fatto un discorso bellissimo: “È come se io e Nunziata lavorassimo insieme, ogni vostra partita è un’occasione, datemi segnali”. Ho dato tutto come sempre, spero di averlo fatto».