A Genova è il giorno di Mateo Retegui: il nuovo attaccante del Genoa, annunciato ufficialmente ieri, è stato presentato a stampa e tifosi e appare già carico. L'attaccante della Nazionale Italiana arrivato in rossoblu da Boca Juniors parla così dei motivi che lo hanno spinto a dire sì al Grifone.

Retegui e la scelta del Genoa

"E' un onore essere qui. E' un grandissimo club con una grandissima storia. Sono felice. Sono in una grandissima squadra con un grande allenatore. Ho parlato con Milito e mi ha detto che il Genoa è una bellissima società con grandissimi tifosi. La scelta del Genoa? Avevo altre soluzioni. Le parole dell'allenatore, la posizione del club che mi voleva. Ho preso una decisione per me e per la mia famiglia e nel mio cuore c'era di venire al Genoa. Sono felice di essere qua. Qui anche per l'Italia e per Mancini? Il Genoa era una soluzione. Sono felice di stare al Genoa, è un sogno giocare in Nazionale. Mi devo allenare molto. Grazie a Roberto che hanno avuto buone parole con me".

Genoa, Retegui su condizioni fisiche e modulo

"Spero di imparare molto in squadra, di essere protagonista partita dopo partita. Le mie condizioni? Ho giocato nel Tigre fino a giovedì. Sono in un'ottima condizione. Ho parlato con il mister, mi adatto a quello che mi dice il mister e a quello che necessita la squadra. Decide però il mister se giocare con un unico attaccante o con due. La cosa più importante è giocare a calcio ed essere felice. Ovviamente poi è segnare. Il mio ruolo lo chiede. La squadra però ha il primo posto".

"Sono qui perché ho voluto venire qua. Per la storia del club, per Ricciardella, Ottolini e il presidente che si sono interessati molto a me come al mister che mi ha chiamato. Per me è un onore che mi hanno mostrato la loro fiducia. Quindi è stata una decisione corretta. La trattativa? Io non sono stato dentro il tema perché giocavo con il Tigre. Ho saputo di questa possibilità dalla mia famiglia. E' un grande passo per la mia carriera e per la mia vita. Non è stato difficile. La Serie A? E' differente. Mi piace molto il calcio. E' un calcio duro e difficile".