Milinkovic Savic, portiere del Torino, ha parlato della sua stagione nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport.

Intervista a Milinkovic-Savic

 

Come sta vivendo questo momento? 
«In maniera tranquilla e serena. Non mi abbattevo prima e non mi esalto adesso. Io voglio che il Toro vada avanti, non mi piace parlare di me, oggi può andare bene, domani magari va peggio. Questo è il calcio». 
 
 
Serenità?
«Il portiere deve esserci sempre per fare la differenza. Questo significa essere portiere, dipende tutto da te. Per questo è un ruolo bellissimo». 
 
Livello raggiunto?
«Forse ci ha aiutato il cambio di modulo. Certi miei compagni nel nuovo sistema riescono a esprimersi meglio. Però questa è una domanda che dovete fare al mister». 
 
Punizioni?
«Non me le fanno tirare, forse hanno paura che butti giù la porta. Comunque adesso c’è Gineitis che le calcia bene». 
 
Obiettivo Europa?
«Dobbiamo crederci fino alla fine, bisogna sempre giocare per vincere. Vinciamone il più possibile, poi vedremo. Non bisogna mai mollare». 
 
Quest’anno ha parato 4 rigori su 5. Quale l’intervento più bello? 
«Quello contro l’Atalanta nella sfida di ritorno, anche perché l’avevo neutralizzato pure all’andata». 
 
Il Toro contro il Milan ha raggiunto il top? 
«No, no. Possiamo e dobbiamo ancora migliorare». 
 
Vanoli?
«Col mister abbiamo grande sintonia tutti». 
 
Come ha vissuto gli anni bui in cui veniva criticato per le sue incertezze?  
«In silenzio. Mi isolavo dal mondo. Non leggevo i giornali e non guardavo la tv. Cosa che sto facendo anche ora. Sono fatto così. Oggi può andare bene, domani invece male. Se uno mi dice bravo gli rispondo grazie, se mi dicono che ho fatto male li ringrazio comunque. Tanto ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che hai fatto bene, qualcun altro che sei stato fortunato e il terzo che ti critica».