Giovanni Di Lorenzo, difensore e capitano della SSC Napoli, è intervenuto in conferenza stampa direttamente dal ritiro di Castel di Sangro, in Abruzzo, per fare chiarezza in merito ai rumors che lo hanno visto lontano dalla maglia azzurra negli ultimi mesi.

Napoli, conferenza Di Lorenzo: le sue dichiarazioni

Di seguito uno stralcio del suo intervento riportato da CalcioNapoli24:

"Sono contento finalmente di poter parlare, fino a questo momento non l'ho fatto non per mancanza di coraggio ma per dei vincoli contrattuali e non potevo rilasciare dichiarazioni. Ci sono stati diversi episodi durante la stagione dovuti anche al nervosismo e alla confusione di un'annata brutta, ma quello che mi interessa più di tutto che a bocce ferme la mia volontà è stata quella di restare a Napoli. Finita la stagione mi sono preso un po' di tempo, ho parlato con presidente, direttore e ho deciso di rimanere e l'ho fatto con grande convinzione.

Non ho mai avuto problemi coi compagni di squadra. Nemmeno con le persone che lavorano nel Napoli. Sicuramente mi hanno accolto tutti bene, sono stati due giorni già faticosi perché il mister fa faticare tanto. Ma sono nel posto giusto, dove voglio essere, e questa è la cosa più importante".

Su Conte

"Ho parlato varie volte col mister ma ci tengo a precisare una cosa: lui ha svolto un lavoro importante in questa vicenda, ma voglio che sia chiaro che io sono rimasto perché volevo rimanere. Non sono rimasto per Conte e questo ci tengo a dirlo, poi il mister non sto qui a presentarlo: so come lavora, so che con lui tante dinamiche della passata stagione non ci saranno. Sono rimasto perché sto bene a Napoli, chi mi conosce sa quanto ci tengo a questa squadra".

Sul ruolo da braccetto

"Mi ha detto che mi può impiegare sia come braccetto che quinto, poi deciderà in base alla partita".

Sui tifosi

"C'è grandissimo entusiasmo come sempre, mi hanno accolto tutti bene dopo qusta vicenda. Oggi era importante che parlassi per mettere un punto alla vicenda. So che una parte della tifoseria può avere ancora un po' di rancore nei mie iconfronti ma quello starà a me attraverso il campo e le prestazioni. Ce la metterò tutta, dipenderà da me adesso. Bisogna parlare poco e fare i fatti come ha detto il mister. Dipenderà da me convincere la parte della tifoseria ancora arrabbiata nei miei confronti. Io ho grandissimo entusiasmo per ripartire".

E ha continuato: "Non ho mai avuto dubbi sull'amore per Napoli, per la piazza e che i tifosi hanno per me. E' stata una cosa dettata dal nervosismo e dall'andamento di una stagione che non riuscivamo a cambiare. Poi ho deciso di prendermi un po' di tempo e a bocce ferme la voglia di rivalsa e stare qui era maggiore rispetto a quella di andare via. Sono contento di essere rimasto".

Sul modulo e sugli schemi

"Anche se è cambiato il modulo ci possono essere giocate passate che riproveremo in campo. Dobbiamo seguire Conte passo passo perché è un grande allenatore e ci darà una grande mano per fare una bella stagione". 

Sul colloquio iniziale con Manna

"Dipende il contenuto del dialogo. Avrà parlato con tutti, a me interessa cosa ci siamo detti noi. Ma è una cosa passata. Io sono qui a parlare ma è per mettere un punto e andare avanti più forti di prima tutti insieme. Mi sento di essere nel posto giusto, voglio giocare per il Napoli e a Napoli. Sono felice di iniziare una nuova stagione".

Sul ruolo di braccetto o quinto

"Non mi sento vecchio. Ho 30 anni. Dopo la passata stagione sembra che non ho più gamba, forza né niente per voi. Io sono a disposizione del mister per qualunque posizione, che sia braccetto o quinto: io darò il massimo sempre".

Su Rafa Marin e Buongiorno

"Sono arrivati calciatori bravi. Buongiorno lo conosco di più perché lo vedo anche in nazionale, ha fatto benissimo a Torino e si è meritato quest'opportunità. Non va messa però sempre in mezzo la difesa. La fase difensiva la fa tutta la squadra e questo l'anno scorso ci è mancato. Bisogna essere uniti e sacrificarsi per il compagno. Ci sarà modo di lavorare in questo ritiro e durante l'anno e cercheremo di fare meglio rispetto all'anno scorso".

Sul lavoro con Conte

"Si lavora tanto ma con criterio, è giusto. Sicuramente ci aspetta una stagione difficile. Siamo tutti pronti a seguirlo. Sarà un ritiro tosto ma chi ha partecipato al primo ritiro sta già meglio. Sarà questione dei primi giorni per noi appena arrivati".

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