In questi giorni di lockdown molti calciatori si stanno concedendo delle dirette sui social per raccontarsi e interagire con i tifosi. Pochi minuti fa è toccato a Radja Nainggolan. Il centrocampista del Cagliari su Instagram è tornato sul suo passato alla Roma, ecco le sue dichiarazioni:
La tua partita più bella?
"Ricordo un derby dove vinciamo 2-0. Mancavano De Rossi, Pjanic e Totti. io giocavo a centrocampo con Vainquer ed è stata la mia prima da capitano. E’ stata una vittoria che all’inizio sembrava molto difficile"
Contro la Juve?
"E’ stata una liberazione personale, spesso con la Roma avevamo vinto in casa. Fuori casa penso mai".
Calcisticamente parlando odi più la Juve che la Lazio?
"Io non odio nessuno. Non sono mai andato alla Juve perché per come sono personalmente, vincere uno scudetto facendo 5 partite all’anno non lo sentirei mio"
L’arrivo a Milano?
"Qualcuno ha fatto delle cose a mia insaputa e io per come sono fatto non potrei neanche salutare una persona del genere. Non c’entra lo spogliatoio. L’Inter era una mia scelta, non avevo voglia di cambiare paese. C’era un allenatore con cui io ho fatto bene, mi piaceva".
I primi mesi all’Inter sembravi un’altra persona…
"Nulla togliere ai tifosi dell’Inter che mi sono sempre stati vicini, ma è una cosa che avevo già dichiarato. Se mi chiedevi i primi 4 mesi se ero più felice per essere andato all’Inter o più triste per essere andato via dalla Roma ti dicevo la seconda".
Perché non sei stato convocato al Mondiale?
"Da quando è arrivato questo allenatore io ho fatto due amichevoli all’inizio e mi ha fatto fuori. Mi diceva che per lui non ero un titolare e che non voleva portarmi perché in panchina avrei fatto zizzania. Non tornerei in Nazionale".
Torneresti alla Roma?
"Alla Roma sì. Se ci sono i presupposti io tornerei. Ho vissuto anni bellissimi, si tratta di una piazza che mi vuole bene e a cui io voglio bene".
Cosa ti manca più di Roma?
"Le serate. No no scherzo (ride, ndr). Mi manca tutto di Roma. Ho rivisto da poco la partita contro il Barcellona e quando sentivo l’inno ho scritto un sacco di cose al gruppo".
Che effetto ti fa tornare a Roma?
"La prima partita all’Olimpico l’ho fatta con il Cagliari. L’affetto che ho ricevuto a Roma è stato straordinario".
Non troveresti Totti e De Rossi…
"Rimarranno comunque nella storia della Roma".
Differenze tra derby di Milano e Roma…
"Quello di Roma è un’altra cosa. San Siro ti fa molto più effetto perché è molto più attaccato però durante la settimana non lo senti come lo senti a Roma. De Rossi poi ti faceva una testa così durante la settimana, aveva la vena che gli scoppiava".
Ci sono differenze tra Spalletti alla Roma e Spalletti all’Inter?
"Lui è un allenatore che calcisticamente per me è il più forte che ho avuto. Allegri l’ho vissuto poco, solo 6 mesi. Per le mie caratteristiche Spalletti era il migliore".
Il giocatore più forte con cui hai giocato?
"Scontato che sia Francesco Totti, ma ho giocato con tantissimi giocatori forti come Pjanic e Dzeko".