Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell'Inter, ha detto la sua sul derby d'Italia della 13^ giornata ai microfoni della "Gazzetta dello Sport".
Sulla partita
«L’Inter nel suo dna ha più qualità ad impostare e a controllare possesso e gioco, ma la Juve in casa ha una marcia in più, sarà più aggressiva del solito. L’Inter ha un primo match point stagionale, perché vincere allo Stadium, considerando le difficoltà di Milan e Napoli, sarebbe un segnale forte per il campionato. Non decisivo ma molto forte. Per la Juve invece è prioritario non perdere e rimanere lì, attaccata alla locomotiva, e con una gara a settimana restare in scia. Dove si deciderà? A centrocampo, viste anche le assenze bianconere. Se l’Inter riuscirà ad imporre tempi e ritmi e comincerà a rifornire con continuità i due li davanti, per Allegri diventa tutto molto difficile. Per quanto riguarda la Juve, attenzione agli spazi in ripartenza e alle palle inattive».
Sulle differenze tra Inter e Juventus
«Sono squadre impostate diversamente. L’Inter ha disputato la finale di Champions ed ha trovato in Thuram un elemento di eccellente contributo. La Juve viene da un’annata difficilissima e Allegri è stato abile a tornare lassù con meno mezzi del solito».
Sulle assenze
«Quali più pesanti? Per lo spessore della rose, quelle juventine. Darmian è un titolare e De Vrij si è già fatto trovare spesso pronto, la Juve ha un organico meno profondo rispetto ai nerazzurri».
Sul duello Acerbi-Chiesa
«Chiesa è in grande forma ma da attaccante centrale è secondo me meno devastante che da esterno offensivo e in Acerbi ha raggiunto un livello di maturità tattica elevatissima, difficile vederlo in difficoltà nelle letture e poi imposta bene. Può fare il secondo play con Calha».
Sul sostituto di Locatelli
«Se si escludono esperimenti, credo che abbia solo un giocatore che per caratteristiche ed esperienza può giocare lì: Rabiot. Non è la sua posizione ideale ma lo ha già fatto nel Psg quando mancava Motta».
Sul partner di Chiesa
«Vlahovic è il compagno con cui si intende meglio, ma Kean ora è più adatto per il gioco di Max».
Sulla coppia Lautaro-Thuram
«A livello di valori il podio se lo dividono di sicuro con Lukaku e Dybala, ma in poco tempo i due interisti hanno raggiunto un’intesa impressionante. Lautaro ha trovato in Thuram un partner ideale perché in grado di effettuare movimenti combinati, speculari ed opposti. Può giocargli accanto, ma anche muoversi in relazione di ciò che il compagno ha bisogno, ad esempio attaccare lo spazio quando Lautaro si abbassa a fare il “10”, ma anche svariare fino ad arrivare addirittura sulla fascia laterale quando ce ne è bisogno».
Sugli uomini decisivi
«Chiesa e Calhanoglu».
Sul pronostico di Juventus-Inter
«Pareggio. Si affrontano le due squadre più continue, con due tecnici italiani di grandissimo livello. Godiamocela!»