Quanto resterà fuori Victor Osimhen? I tempi di recupero per l'attaccante del Napoli non sono stati ancora chiariti. Le ultime ipotesi vanno dai tre mesi ad un mese di stop.
Osimhen: la mascherina non basta
Spesso e volentieri, per i colpi alla testa soprattutto negli ultimi anni si è assistito all'utilizzo di mascherine speciali per proteggere la zona colpita dall'infortunio. Tuttavia questa soluzione appare molto complicata per Osimhen. Il motivo? Victor Osimhen ha subito anche la frattura dell’orbita e non solo dello zigomo. Questa, oltre ad essere una dolorosissima frattura è molto più complessa da tenere sotto controllo. Per tale motivo, per ora, Osimhen non potrà andare in campo con la mascherina.
Per provare a fare chiarezza sul rientro in campo di Victor Osimhen, il Corriere dello Sport ha sentito tre specialisti che hanno analizzato la situazione dell'attaccante.
Gabriele Canzi, dirigente medico presso la Chirurgia Maxillo-Facciale del Niguarda, che ha fatto parte del team che ha assistito ed esaminato Osimhen nelle ore subito successive all’incidente ha commentato l'infortunio:
«Così si ha la certezza dell’esito, sia per la funzionalità sia per l’aspetto estetico, prima che il paziente si svegli dall’anestesia. La tac effettuata ha confermato i sospetti ed evidenziato una situazione complessa e delicata. Ma con le moderne tecniche e mani esperte il risultato finale sarà ottimo. I tempi di guarigione saranno piuttosto brevi»
Maurizio Gargiulo, primario del reparto maxillo-facciale dell’Ospedale Cardarelli, ha analizzato l'infortunio:
«È un infortunio abbastanza serio, sembra ci sia una frattura scomposta con schiacciamento del pomello zigomatico. Sicuramente avrà bisogno di un intervento chirurgico con una riduzione delle fratture tramite placche in titanio. E questo allungherà il post-operatorio. Il nigeriano dovrebbe stare fuori dal campo 30-45 giorni. La frattura dell’orbita è una brutta frattura, è dolorosissima per il calciatore stesso, ed è molto più complessa della frattura dello zigomo. Ma l’intervento a cui sarà sottoposto è un intervento di routine, garantisce una ripresa abbastanza veloce dal punto di vista fisiologico generale e locale. Un atleta, in questi casi, può riprendere l’attività sportiva anche dopo 48-72 ore, una settimana con l’utilizzo di maschere per affrontare allenamenti più impegnativi e consistenti».Bruno Battiston, direttore UOC di ortopedia e traumatologia del CTO di Torino.
«Ci vorrà un mese, in linea di massima, per garantire la guarigione dalla frattura. L’età del paziente, però, fa immaginare anche possibili rientri prima di un mese».
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