Sono passati quasi tre anni da quando Franck Ribery ha lasciato il calcio giocato.
L'ex campione del Bayern Monaco ha chiuso la carriera in Italia con la maglia della Salernitana e ora svela i motivi che lo hanno spinto a chiudere col calcio giocato in una intervista L'Equipe
Il racconto di Ribery
"Il mio ginocchio diventava sempre più dolorante. Non mi allenavo più tra una partita e l'altra, ma mi preservavo per riprendermi. Mi prendevo due giorni di stop, poi tre o quattro. Ho perso il ritmo, per salvaguardarmi. Poi gli esami hanno rivelato che non avevo più cartilagine. Mi sono sottoposto a un intervento chirurgico in Austria. L’operazione è andata bene, mi è stata posizionata una placca all’interno.
Per due mesi ho preso delle pillole. La placca è stata rimossa. L’infezione mi aveva divorato. Era così grave che mi sono ritrovato con dei buchi nella gamba. Avevo preso lo Staphylococcus aureus. Sono stato al pronto soccorso dell’ospedale in Austria per 12 giorni. Ero davvero spaventato. Avrebbero potuto amputarmi una gamba. Il chirurgo è stato fantastico".
Il Pallone d'Oro sfiorato nel 2013
"È stato l’anno perfetto. Non avrei potuto fare di meglio. Quel Pallone d’oro rimarrà per sempre un’ingiustizia. Sto ancora cercando una spiegazione. Non capirò mai perché la chiusura delle votazioni fu posticipata di più di due settimane. Messi e Ronaldo mi hanno sempre mostrato rispetto. Sapevano che ero al loro livello. Con umiltà, posso dire che nel 2013 non avevo nulla da invidiare a loro".
Il presente e il futuro
"Continuerò a completare i miei diplomi di allenatore a Coverciano. A settembre inizierò l'ultima fase. Dopo la Uefa B, la Uefa A è la licenza professionale. Farò degli stage in grandi club. Ma posso già prendermi cura dei giovani o unirmi agli staff. Voglio spingermi oltre, prendermi il tempo necessario per crescere e svolgere bene questo lavoro, senza fretta. Sono umile e desideroso di imparare, pur portando la mia esperienza. Anche se ho molto rispetto per il mondo amatoriale, la Cfa o la Nazionale dove ho giocato, voglio restare in contatto con il livello più alto".