Si va a Verona, e per l'Inter è il momento di mettere la quarta. Contro il Chievo con tutta probabilità Spalletti riavrà a disposizione Vecino e probabilmente Dalbert, ma si porterà dietro il dubbio Miranda. Ci sarà da sostituire Asamoah, squalificato, con uno tra lo stesso Dalbert e D'Ambrosio, ma c'è anche un'altra ipotesi tattica, già parzialmente vista in campo contro l'Udinese, che fa capolino.

Sinora i nerazzurri non si sono sostanzialmente mai scostati dal 4-2-3-1, ma nel finale di gara, quando c'era necessità di sbloccarla, gli ingressi di Lautaro Martinez e del recuperato Nainggolan hanno spostato gli equilibri, facendo passare l'undici ad un più offensivo 3-4-2-1.

Il Toro e il Ninja alle spalle di Icardi, Perisic a tutta fascia (sinistra) con Vrsaljko a destra, per un'Inter marcatamente offensiva, ma soprattutto in grado di sorreggere, finalmente, il duo d'attacco tutto argentino. A scapito, però, sia di Politano che di Keita, che in quanto a capacità di allargare il gioco, però, non sono inferiori a nessuno. 

Solo un test, in ogni caso, non ripetuto in allenamento: l'idea, però, in testa, il tecnico certaldino ce l'ha, e se decidesse di optare per la trazione anteriore, attingerebbe a questo modulo. L'alternativa? Il canonico 4-2-3-1, con uno tra Joao Mario e Nainggolan sulla trequarti, due tra Gagliardini, Borja e Brozovic in mezzo, Perisic a sinistra e Politano, in vantaggio su Keita, a destra. Lo scopriremo, probabilmente, solo domani, dopo gli ultimi allenamenti.