Nahuel Molina, nella scorsa stagione, è stato l'esterno destro rivelazione dell’Udinese. La sua qualità in mezzo al campo ha convinto non solo mister Gotti, ma anche il Ct Scaloni a portarlo con sè nella vittoria della Copa America con l'Argentina. Proprio il calciatore friulano è intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:
Molina su Pereyra e De Paul
«Mi ha preso sotto braccio, mi ha dato una direzione, mi ha aiutato mucho, anche con l’Argentina. Mi ha fatto essere tranquillo. Ora io e il Tucu sentiamo la responsabilità, ma qui c’è gente esperta come Okaka, Nuytinck, Samir. Lo scorso anno abbiamo patito i troppi infortuni e il covid, stavolta speriamo di fare qualcosa in più della salvezza. Altrimenti Pozzo ci manda in ritiro. Ma in Argentina è peggio. A Rosario se perdevi non uscivi neppure per far la spesa».
Molina su mister Gotti
«Devo tanto a mister Gotti perché dal primo giorno ho sentito grande fiducia. Mi fa imparare dagli errori. Mi insegna a tenere la linea e vuole che vada all’attacco. A me piace essere servito sulla corsa e tirare di destro, forte».
Molina sul passato al Boca
«Io devo davvero tutto al Boca. Mi hanno mandato due volte in prestito. È difficile giocare lì. Niente polemiche, volevo l’Europa e quando il mio procuratore, Leo Rodriguez mi ha proposto l’Udinese, ho detto subito sì. In A il livello è alto e ora l’Italia è campione come noi».