Conferenza stampa scoppiettante di Rudi Garcia alla vigilia di Roma-Milan. Il tecnico francese usa l'ironia per spiegare gli episodi nel tunnel di Marassi che gli sono costati due turni di squalifica.
Sono passati 5 giorni dal Genoa, può dirci cosa è successo nel tunnel? “Una persona che non conosco, che sembra essere uno steward, prima gli ho dato una bastonata e poi un colpo di pistola al piede… Ascoltatemi bene, più ci daranno fastidio, più lotteremo. Più sarà difficile, più attaccheremo. Capitolo chiuso“.
Si è parlato poco del Milan, vi preoccupa il fatto che se la giocheranno a viso aperto… “Il Milan è una buona squadra, con buoni giocatori, lo sappiamo benissimo. E’ l’ultima in casa e vogliamo mette questi 3 punti sotto il nostro albero di Natale“.
Se dovesse essere confermata la squalifica di Holebas, punterà su Cole o valuterà altre alternative? “Aspettiamo questo pomeriggio, comunque non mi mancano soluzioni in quel ruolo. sono tranquillo, chiunque giocherà farà bene“.
A Genova, una Roma in trasferta che non si vedeva da tempo. Senza l’Europa, vedremo una squadra più concentrata in campionato? “C’è stata frustrazione per aver mancato l’exploit contro il City, la squadra è stata brava con il Genoa a sfruttare l’occasione di arrivare a -1 dalla prima in classifica. Solo che normalmente quella partita doveva finire almeno con 2 gol di scarto. Dobbiamo fare il nostro gioco ed essere ambiziosi anche negli atteggiamenti“.
E’ vero se si sente accerchiato? Da chi? Menez può essere l’arma in più del Milan? “La prima domanda non mi sembra sullo sport e non ho nulla da dire. Su Menez, lo conosco benissimo. E’ un giocatore di talento, ha fatto parte della Nazionale francese e ha delle giocate incredibili. Un giocatore imprevedibile e dovremmo essere bravi a fare in modo che non faccia una grande partita“.
Tornando a Genova, non si è letto da nessuna parte che fine farà chi ha lanciato la bottiglietta a Strootman. La stupisce questo? “Sembra che siamo lontani da questa cosa, almeno 2 volte in questi 18 mesi ci siamo sentiti in pericolo e questo non può avvenire in uno stadio. I primi che vanno protetti sono i direttori di gara, i giocatori e lo staff“.
Conosce pregi e difetti del nostro paese. Che idea si è fatto? “Avete un paese fantastico e non bisogna fare paragoni tra ciò che avviene nel calcio e ciò che avviene all’esterno. Non sono responsabile del calcio italiano, devo solo adattarmi alle regole, anche se a volte sembrano un po’ strane. un esempio: essere giudicato e condannato dopo una dichiarazione di un non tesserato, senza nemmeno ascoltarlo, è qualcosa di mai visto“.
Che sensazioni le hanno lasciato le punzecchiature di Nedved e Allegri? “Non ho sentito nulla e non me ne frega nulla. Parlo solo di campo e pensiamo al Milan, voglio che i miei giocatori siano concentrati su questo“.
Ha la stessa speranza di un anno fa, di vincere con la Roma? “Assolutamente si, non è cambiato nulla. Non è cambiato nulla sulle nostre ambizioni, siamo in corsa su tre fronti anche se la cosa pià importante per me è il campionato, che è la strada più corta per arrivare in Champions“.
Ha la sensazione che alla Roma venga dato un trattamento particolare? “Mi sembra che il nostro direttore generale si è espresso a inizio settimana e non ho nulla da aggiungere“.
C’erano altre domande per Garcia, ma il tecnico francese ha detto: “Non c’è tempo. Ora devo andare a perdere tempo“. L’allenatore giallorosso alle ore 14 andrà a testimoniare alla procura della Figc.
Redazione Canale Roma