Il Milan sta per iniziare la sua nuova stagione senza Gigio Donnarumma, il portiere che negli ultimi sei anni ha difeso al meglio la porta rossonera. Proprio l'attuale estremo difensore del Psg, intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, ha analizzato i motivi dell'addio alla Serie A e non solo. Ecco le sue parole:
Donnarumma svela il motivo dell'addio al Milan«Non vorrei parlare dell’ultima stagione, non avrebbe senso oggi, cambiamo discorso. Al Milan sono stato otto anni, era casa mia, lì ho vissuto momenti bellissimi. Il Milan ancora oggi mi emoziona, ho grande rispetto per le persone che vi lavorano e per i tifosi. Quando ho saputo che il direttore (Gazidis, nda) stava male gli ho scritto augurandogli di tornare in fretta a Milanello, il suo luogo… Ma la vita è fatta di scelte, avevamo ambizioni diverse. Del Milan resterò per sempre tifoso».
Donnarumma e l'addio al Milan
«Otto anni non si dimenticano, ma avevo bisogno di cambiare per crescere, per migliorare e diventare il più forte. Avvertivo la necessità di nuovi spazi, di nuove realtà».
Donnarumma e la scelta di lasciare il Milan
«Ci sono decisioni che hanno un tempo di maturazione più lungo. Le scelte professionali le ho sempre prese da solo, la mia famiglia - tutti sportivi praticanti - mi ha sempre lasciato campo libero e mi ha sostenuto. La stessa cosa ha fatto Mino. Lui rispetta la volontà dei suoi assistiti al cento per cento, poi naturalmente fa di tutto per soddisfarne le richieste. Me ne sono andato dal Milan e non avevo contatti con altre squadre, lo giuro, ma ero sicuro che con un buon Europeo qualcuno si sarebbe fatto vivo.
Donnarumma sul Psg
«Il Psg mi ha sempre cercato, ma in quel momento la priorità era il Milan. Oggi anche grazie al Milan mi sento più sicuro, maturo, e sono migliorato tecnicamente. Gigi Ragno e Nelson (Dida, nda) hanno insistito parecchio sul lavoro con i piedi e su particolari che tengo per me».
Donnarumma su Buffon
«Buffon è una forza della natura. L’ho sentito tante volte nei giorni scorsi, ci siamo scritti. Non molla di un centimetro, l’ho visto col Sassuolo, in porta sta ancora benissimo, ha fatto due grandi parate. Fisicamente è una meraviglia».
Donnarumma sugli addi alla Serie A
«La Serie A è ancora uno dei primi tre tornei europei ed è super competitiva. Ricordo a tutti che il calcio italiano è campione d’Europa con Bonucci, Chiellini, Insigne, Di Lorenzo, Locatelli, Pessina, Ciro, Barella e insomma gente che sarà protagonista anche quest’anno. Mancini ha dimostrato che facendo star bene mentalmente e fisicamente i giocatori si possono ottenere spettacolo e risultati».
