Hakan Calhanoglu potrebbe rischiare una squalifica. Nelle scorse ore il centrocampista turco, davanti agli investigatori della Squadra Mobile di Milano, ha confermato il rapporto con gli ultras nerazzurri in modo esplicito dopo gli altri tesserati dell’Inter già ascoltati come testimoni dagli inquirenti.

In particolar modo, il giocatore ex Milan è stato il terzo nerazzurro chiamato a testimoniare nell'ambito dell'inchiesta 'Doppia Curva' che ha portato a un azzeramento dei vertici della Nord e della Sud.  Calhanoglu è stato ascoltato dopo l'allenatore Simone Inzaghi e il vicepresidente Javier Zanetti, mentre su sponda rossonera è stato ascoltato Davide Calabria.

Inchiesta ultrà, Calhanoglu a rischio squalifica?

Rientrato dagli impegni con la Turchia, il centrocampista nerazzurro è stato ascoltato ieri mattina, ammettendo di aver avuto  contatti "a titolo personale" con l’ormai ex capo ultras nerazzurro Marco Ferdico e con altri leader della curva, nonostante il club avesse sconsigliato quel genere di incontri.

Il giocatore non è indagato, ma nelle prossime settimane inizierà la sua partita in sede sportiva. Tutto ruota intorno alla presunta violazione dell’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva, in particolar modo il comma 10 secondo cui "è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società”.

Il giocatore rischia una mula di 20mila euro, ma anche una squalifica per una o più giornate come specifica La Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Giuseppe Chinè, procuratore federale, ha aperto un fascicolo in merito e nelle prossime ore ci sarà il passaggio ufficiale degli atti.