Buona la prima. La Lazio di Baroni fa subito la voce grossa e batte 3-1 il Venezia di Di Francesco. Una gara vissuta non senza qualche sofferenza, ma che i biancocelesti hanno portato a casa in maniera convincente. In conferenza stampa, il tecnico capitolino ha commentato così la prestazione dei suoi.
Lazio-Venezia, le parole di Baroni
"Devo ringraziare i ragazzi, sono stati bravi perché in queste partite non siamo al meglio e lo dimostrano i risultati ma non deve mai mancare l'atteggiamento. Siamo andati sotto su un errore, la squadra ha fatto un buon palleggio e deve migliorare nell'utilizzo del palleggio. Deve essere più aggressiva nel recupero palla, abbiamo giocato contro un sistema che ti porta questi trequartisti dietro i centrocampisti e i nostri difensori sono stati bravi nell'aggredire.
Diffidenza intorno a noi? Sappiamo che c'è stato un cambiamento, ma la squadra è preparata e ci sono margini importanti. Oggi abbiamo visto ragazzi giovani che hanno dato i primi segnali, dobbiamo sostenerli. Ho trovato una partecipazione da parte del gruppo e una condivisione importante, questo è un acceleratore che ti permette di ridurre il tempo.
Castellanos? Taty per me non è una sorpresa, è un giocatore forte che ha bisogno di giocare. Lo scorso anno aveva davanti un giocatore che ha fatto la storia, sa che quest'anno troverà più spazio e la squadra lavorerà per lui. Oggi abbiamo messo dei palloni importanti, voglio che la squadra buchi centralmente ma anche sugli esterni, abbiamo giocatori che devono migliorare nell'attacco alla porta e Taty l'attacca bene.
Dele-Bashiru? Ha grande potenzialità, è un ragazzo che deve capire il nostro calcio e giocare, allenarsi forte e giocare. Noi gli daremo la possibilità di giocare, abbiamo tanti centrocampisti bravi che stanno crescendo. La cosa importante era l'atteggiamento che chiedevo e che ho trovato.
Il mercato? Non parlo del mercato perché è irrispettoso per chi è qui. Bisognerà fare delle uscite, ma poi vedremo se ci sarà la possibilità di migliorare la squadra. Le gerarchie ci sono solo allenandosi forte, nessuno può giocare per il nome sulla maglia. Qui ci sono giocatori bravi, quando ho parlato di tanti capitani è perché ci sono tanti ragazzi che hanno un grande atteggiamento e spessore umano, questo ti permette di intraprendere la strada giusta anche con i più giovani. Da questo punto di vista sono fortunato, poi è chiaro che non regalo niente a nessuno".