Dopo un anno difficile tra infortuni e retrocessione, Domenico Berardi si gode il ritorno del Sassuolo in Serie A.

L'attaccante neroverde è stato protagonista della promozione degli emiliani con 6 gol e 12 assist e ha altri due anni di contratto con il club nel quale è cresciuto. Intervistato da Sky Sport, Berardi ha parlato dell'ultimo anno e delle emozioni vissute, dalla retrocessione alla cavalcata verso il ritorno in massima serie.

Sassuolo, le parole di Berardi

"Lo scorso anno non è stata una bella annata né per me né per la squadra. Mi sono fatto male e siamo retrocessi, e da lì è stata tutta in salita. Ci siamo messi a lavorare duro per riportare il Sassuolo dove merita. Ora siamo in Serie A, siamo tutti contenti, ma vogliamo concludere al meglio il campionato. 

Ho vissuto tanti anni qui, per me è una casa, una famiglia. Mi hanno trattato come un figlio. Dodici anni fa ero un ragazzino, ora sono cresciuto e sono diventato un uomo. Ho fatto degli errori in passato, ma sono maturato e devo tanto a questa società. Sicuramente è gratificante e mi rende orgoglioso essere la bandiera di un club così importante. Più che un club, lo definisco una famiglia. E io, dentro una famiglia, ci sto bene".

Berardi sull'infortunio

"Sono stati mesi difficili, ma ne sono uscito ancora più forte. Ho lavorato duro per riportare il Sassuolo dove merita, e oggi ce lo godiamo".

Il rapporto con Grosso

"Il mister si è calato nel ruolo alla grande. Ci siamo trovati tutti benissimo con lui, anche nella gestione del gruppo è stato il top. Ha portato grandi idee di gioco, ci ha fatto sentire tutti importanti. Il gruppo fa la differenza, e quest’anno lo abbiamo dimostrato".