D'Anna ha rappresentato una mano santa per il Chievo, reduce da due vittorie e ora virtualmente salvo. E dire che il giovane tecnico gialloblu sembrava potesse non fare meglio di Maran, esonerato a un mese dalla fine, che ha ritrovato la vittoria anche grazie alla ottima vena di un ritrovato Giaccherini, riscoperto dopo la parentesi al Napoli, oggettivamente infruttuosa: "Io lo conoscevo da prima in tv ma poi conoscendolo sul campo ho ritenuto che non potevo farne a meno. Ha carisma, corsa e colpi che ha mostrato oggi. Per il Chievo è una risorsa importante", ha spiegato D'Anna domenica, a fine gara. Una partita in cui lui, Giak, ha segnato probabilmente il gol più bello in carriera. Che ora è sempre più convinto della sua scelta, come racconta al Corriere di Verona: "Totti mi disse di scegliere il Chievo. Con Francesco eravamo nello stesso villaggio alle Maldive e mi suggerì di venire a Verona. “Se hai la possibilità vacci, al Chievo, e divertiti”. Aveva ragione".

E del 'Pupone' ha anche - fatte le debite proporzioni - replicato un gesto tecnico incredibile, con quel sinistro al volo che ha annichilito il Bologna: "Quel gol lo vidi in tivù, avevo 21 anni, rimasi come tutti a bocca aperta. Poi contro Francesco ci ho giocato. Se rimango in caso di salvezza? Dobbiamo solo mettere nero su bianco. Io ho la parola del presidente e lui ha la mia. Qui sto bene io e sta bene la mia famiglia: spero di finire la carriera al Chievo".