Albert Gudmundsson si è raccontato in una lunga intervista concessa a Sky Sport. Il giocatore islandese ha parlato della sua vita a Genova: unico calciatore rossoblù ad abitare nel centro storico, il fantasista si è soffermato sul rapporto con i tifosi, ma non solo. Dal rispetto per Maradona al tema rigori con Retegui, al possibile futuro alla Juventus: di seguito le parole di Gudmundsson.
Le parole di Gudmundsson
Le parole di Gudmundsson: "In realtà non lo sapevo di essere l’unico giocatore a vivere nel centro storico. Qui ci sono molti scooter. Una volta, nel giorno in cui stavamo festeggiando la promozione in serie A, c’è stato un tifoso che si era offerto di riaccompagnarmi in centro, così io sono salito sul motorino dietro di lui, e sono tornato a casa. Penso che vivere nel centro storico, tra i vicoli, ti metta in maggiore connessione con la città, con la cultura italiana".

Su Maradona
Su Maradona: “Sono un tifoso di calcio, amo questo sport, il calcio è stato il mio primo amore. Non ho mai visto Maradona giocare, non l’ho mai visto con i miei occhi, dal vivo. Ma ho visto alcuni filmati, ed era un giocatore incredibile. Io non sono ai suoi livelli, ma non sono così male!”.
Sui tifosi
Sui tifosi: "Vengo dall’Islanda, e lì si conoscono tutti. Quando si cammina per le strade islandesi, si saluta ogni persona perché o sono tuoi parenti o tuoi amici. Quindi quando cammino nel centro di Genova e le persone mi fermano e mi salutano, non mi infastidisce, anzi, è una cosa molto amichevole e carina. E ti dirò, c’è sempre stato molto rispetto anche da parte dei tifosi della Sampdoria”.
Sui rigori
Sui rigori: "Al Genoa abbiamo grandi specialisti nel calciare i rigori e sia io che Mateo vorremmo entrambi calciare i rigori. Prima di ogni partita c’è sempre una lista con i rigoristi. E in questo caso il mio nome era quello sulla lista. Primo della lista e direi per tutti i possibili eventuali rigori della partita. Penso fosse chiaro, ovvio. Ma davvero comprendo Mateo, ha una gran voglia di fare bene. Lo dico perché questa è soltanto la verità. Per chi li calcerà in futuro dipende sempre dal mister: è lui che scrive la lista, sua l’ultima decisione. Io ho sbagliato per la prima volta, ma la cosa più importante è che sia riuscito comunque a segnare per il Genoa sulla respinta del portiere. Con quel gol ho raggiunto il record di Diego Milito, l’ultimo calciatore del Genoa ad andare in doppia cifra in due campionati consecutivi. Ed è sempre un piacere quando ti confrontano con un grande giocatore, un fantastico attaccante come era Milito".
Su Koopmeiners e la Juventus
Su Koopmeiners e la Juventus: “Nel calcio non si può mai dire mai. Ovviamente possono succedere moltissime cose. In realtà io non conosco il futuro di Koopmeiners e non so nemmeno quale sarà il mio. Vedremo. Certamente sarebbe bello giocare di nuovo con Koop, perché è un fantastico giocatore".