Simone Pafundi, centrocampista dell'Udinese nel giro della Nazionale italiana di Roberto Mancini, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tv12, la rete del club friulano.
Udinese, intervista a Pafundi
Di seguito uno stralcio del suo intervento:
"Stare al centro dell’attenzione è difficile. Guardi il telefono e leggi di tutto su di te. Però mi piace pure, anche se so bene di avere solo 17 anni e che la cosa più importante è stare tranquillo. È stato un anno strano, pieno di cose nuove, tantissimi cambiamenti. Passare dagli allievi alla Serie A è davvero strano, ma col tempo mi sono abituato".
Su Sottil
"L’allenatore non mi mette pressione, solo serenità. Io cerco di spingere al massimo. So che lui mi tiene molto in considerazione e cerco di sfruttare tutte le opportunità che mi concede".
Sui compagni di squadra
"Qualcuno nel gruppo con cui c’è più confidenza? In spogliatoio c’è un buono spirito. Parlo più spesso con Arslan e Nestorovski. Poi con Piana, siamo amici da tempo, e Masina. Sento la fiducia degli altri, mi cercano spesso, credono in me. Ora sono davvero felice".
Sul ruolo
"Il mio ruolo preferito? Trequartista, ma so benissimo che per stare a questo livello bisogna saper fare di tutto, altrimenti si diventa prevedibili. Credo di poter fare anche la seconda punta. Il mio idolo? In assoluto Messi, poi Di Natale".