Domenico Tedesco, commissario tecnico del Belgio, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport prima della sfida di giovedì in Nations League contro l'Italia.

Le parole di Tedesco

Lukaku?
«Spero che Lukaku sia con noi a novembre, ma vedremo. Dipende da lui, dalla sua forma fisica. Al momento difficilmente riesce a tenere novanta minuti».

  
Sfida contro l'Italia? 
«Per me è una partita davvero speciale, non vedo l’ora che arrivi. Dire altrimenti significherebbe dire una bugia, sono nato in Italia e continuo ad avere la famiglia lì. Quando poi sono cresciuto in Germania, c’era uno spettacolo televisivo domenicale chiamato “Ranissimo” che mostrava il calcio italiano. Io attendevo sempre, ogni settimana, quel momento». 

Tedesco sulla Serie A


 
È mai stato contattato da club italiani? 
«Ci sono stati alcuni contatti nel passato, nel corso degli anni. Non voglio dire molto di più: se un club chiede di parlare con me può stare sicuro che le discussioni sono confidenziali. Non è un segreto che vorrei lavorare in Serie A, un giorno. Ma non ho idea del se e del quando potrà accadere. Attualmente sono completamente assorbito dal ruolo di commissario tecnico della nazionale belga. E mi sto divertendo molto». 
 
Atalanta?
«Come ho detto prima, non ho l’abitudine di commentare certi rumors, non importa quale club sia, né se è la verità oppure no. A parte questo, credo che Gian Piero Gasperini stia facendo un grandissimo lavoro in questi anni. Ho il massimo rispetto per lui e per quello che sta raggiungendo con il suo staff e la sua squadra a Bergamo». 

Tedesco sugli "italiani"



 
 Charles De Ketelaere con l’Atalanta? 
«È un grande giocatore, non ci sono dubbi, che sta migliorando in maniera superba e occupa un ruolo importante in nerazzurro. Sta giocando a livelli molto alti per un lungo periodo e sta migliorando costantemente. Mi sta impressionando molto». 
 
Mandela Keita del Parma?
«È uno dei grandi talenti che ho menzionato prima, perché ha vinto il double da titolare con l’Anversa, pur essendo un giocatore molto giovane. È già stato con noi in nazionale e lo seguiamo con molta attenzione». 
 
Mbangula della Juventus?
"Sì, abbiamo seguito la sua evoluzione per un periodo di tempo. Ha già giocato alcune partite con la nostra nazionale giovanile nel passato, ultimamente con l’Under 21. Siamo molto felici che riesca a ritagliarsi uno spazio con la Juventus, è un talento enorme e un esempio dell’eccellente modo di lavorare delle giovanili in Belgio. Ci sono veramente tante ali tecniche qui».