Primo giorno di scuola per i nuovi allenatori della Serie A. Dopo l'arrivo di Thiago Motta alla Juventus, oggi è anche il Paulo Fonseca day. L'ex tecnico di Roma e Lille si è presentato in conferenza stampa, tracciando così la strada della sua nuova avventura in rossonero.
Milan, la conferenza di Fonseca
Di seguito, questo uno stralcio delle sue parole:
Ambizione e fiducia
"Ringrazio il club ed il pubblico per l'accoglienza e la fiducia subito riservatami. Sono molto motivato ed emozionato. Sono fiducioso di fare in un grande lavoro al Milan, una società che vuole tornare a vincere. Ho ambizione di fare parte di questa storia, Zlatan mi ha già mostrato lo spazio lasciato in bacheca per i nuovi titoli (ride ndr)... Non vedo l'ora di cominciare a lavorare".
Una grande responsabilità
"Qualsiasi allenatore che arriva qui, arriva per vincere. Seguo il Milan da sempre, la storia del club parla da sé. Ho la consapevolezza della grande responsabilità che devo affrontare, ma per me è in primis un grande orgoglio. Il Milan è una società universale, ho fiducia di riportare tutti alla vittoria".
Rosa di livello, ma da rinforzare
"Credo molto nei giocatori che già abbiamo. C'è una rosa di primo livello, anche se abbiamo bisogno di qualche rinforzo sul mercato. Ci sono un paio di posizioni da colmare per migliorare la squadra. La fretta è nemica della perfezione. Noi abbiamo situazioni puntuali, sappiamo quello che vogliamo. Al tempo giusto avremo il giocatore".
Il paragone con Mourinho
"Io sono diverso da Mourinho ma sono orgoglioso che un portoghese ha vinto in Italia. Ho grande ambizione e so la responsabilità di essere al Milan. Voglio vincere".
L'ideale del suo Milan
"Il Milan è un club con storia di avere un calcio offensivo e per vincere noi dobbiamo essere una squadra dominante. Voglio costruire una squadra coraggiosa, più dominante, offensiva, reattiva, che non lascia pensare e giocare le altre squadre. Voglio vincere in primis, ma la qualità del gioco è importante. Voglio costruire una squadra che lasci i tifosi orgogliosi. Questo è importante, poi un’identità forte".
Su Leao
"È un giocatore importante e decisivo per il Milan. Mi aspetto un giocatore motivato, pronto per giocare per la squadra. Leao è giovane, ha possibilità di imparare tutti i giorni. Voglio lavorare per fargli imparare cose nuove e fargli aiutare la squadra".
Il prossimo numero 9
"Sappiamo che abbiamo bisogno di un attaccante. Insieme stiamo cercando di portare l’attaccante giusto con le caratteristiche giuste. Se vogliamo giocare negli ultimi 30 metri dobbiamo avere un attaccante forte. È chiaro cosa vogliamo, sappiamo il giocatore che vogliamo. Speriamo di averlo qui brevemente".
Sul nome di Morata
"Non voglio parlare di nomi. Come abbiamo detto sappiamo chiaramente i giocatori che vogliamo. Vogliamo grande qualità per questa posizione che necessitiamo. Abbiamo perso Giroud, ora cambiamo per migliorare. La posizione di attaccante deve essere un giocatore importante per la squadra. A breve avremo questo giocatore".
I derby da riscattare contro l'Inter
"Posso promettere di lottare ogni partita per vincere, con l’Inter non sarà diverso. Abbiamo una squadra forte, l’Inter è tra le squadre più forti, ma noi dobbiamo giocare con coraggio, senza paura di niente, con ambizione di vincere. Non sarà diverso con l’Inter".
Su Theo
"È importantissimo per noi. Devo capire le caratteristiche dei nostri giocatori e le diverse strutture. Possiamo giocare con un terzino bloccato in qualche partita, o con un terzino più avanti. Dipende dalla struttura per ogni partita. Abbiamo comunque tante soluzioni".