Non si sarebbe trattato di bradiaritmia, ma di tutto l'opposto, tachiaritmia: il cuore di Astori avrebbe iniziato a battere molto forte e all'improvviso, probabilmente nella prima e fatale manifestazione della sua patologia. Secondo quando riportato dal CdS, probabilmente sarebbe stato utile se Astori avesse condiviso la camera con qualcuno, in grado di poter far intervenire i soccorsi.
Davide Astori non è morto nel sonno: la perizia riapre il caso? Scoperta una nuova causa
il capitano della fiorentina avrebbe sofferto di tachiaritmia, un'accelerazione dei battiti. tutto il contrario di quello che si ipotizzava sino a questo momento
venerdì, 08 giugno - 10:30

Una ferita ancora troppo aperta, ancora troppo dolorosa. E che siamo costretti a rivivere: Davide Astori non è morto nel sonno. Le nuove indagini, rivelate dal Corriere della Sera e consegnate dai professori Carlo Moreschi e Gaetano Thiene al pm Barbara Loffredo, ribalterebbero infatti le prime ricostruzioni circa la causa di decesso del capitano della Fiorentina.
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