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Lunga intervista rilasciata da Riccardo Saponara ai microfoni di Dazn. L'emittente trasmetterà, domenica alle 15, la partita tra Sampdoria e Frosinone. Il trequartista racconta la sua esperienza in blucerchiato: "Se devo essere sincero giocare per la Sampdoria è un concetto che un giocatore percepisce anche da avversario. Quando entri a Marassi l’atmosfera è troppo particolare. Già dal riscaldamento la Gradinata Sud è piena e le vibrazioni sono forti sin dai primi momenti, la carica è grandissima. Sapevo che avrei trovato una grande realtà e un allenatore che conosco bene e col quale ho già lavorato. Giampaolo ha un pensiero e un modo di giocare congeniale alle mie caratteristiche”.

IL RUOLO DI TREQUARTISTA - "E’ un ruolo nobile che racchiude l’essenza del calcio e della tecnica. Ci sono tanti giocatori che non giocano come trequartisti puri ma che hanno tutte le caratteristiche per farlo. Insigne, Bernardeschi, Chiesa ne sono un esempio. Non mi era mai capitato nelle altre squadre di avere ballottaggi con giocatori che potessero essere il mio alter ego. In alternativa a me si cambiava modulo. Qui con Ramirez ho trovato un giocatore che ribatte colpo su colpo i miei allenamenti. A volte è fastidioso vederlo in allenamento perché’ a volte vuoi rilassarti un attimo e vedi lui che va più forte di te, e per questo sei obbligato a tenere alta l’asticella. Questo è un vantaggio perché ti costringe ad allenarti bene tutte le volte e ogni volta che sei chiamato in causa devi fare la prestazione. A volte bastano 15, 20, 30 minuti a cambiare una partita. Non è la quantità di minutaggio a determinare le prestazioni di un giocatore, bensì la qualità”.

QUAGLIARELLA - "Quando giochi con Fabio ti accorgi che giocatori con certe caratteristiche nel calcio di oggi non ce ne sono più. Attaccanti di un certo livello scarseggiano. E’ un giocatore d’altri tempi che per un trequartista è perfetto perché ti fa la sponda spalle alla porta e fa dei movimenti giusti quando deve dettarti il passaggio”.

ALLEGRI - "Fu lui a volermi fortemente al Milan, ha sempre nutrito stima nei miei confronti. E’ una persona che mi ha permesso di coronare un sogno. Gli sarò sempre grato. Mi piacerebbe un giorno ritrovarlo perché’ è un allenatore che predilige i giocatori tecnici di qualità e non ha paura di lanciare giocatori giovani".

QUEL GOL ANNULLATO CONTRO LA JUVE - "E’ stato veramente pesante da digerire, purtroppo me lo porterò dentro. Peccato perché’ sarebbe statoil gol più bello in Serie A. Pazienza perché per me il gesto tecnico rimane. Fino all’annullamento del gol quell’emozioni le ho vissute e me le porterò dentro”.

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