Lecce-Venezia ed Empoli-Cagliari sono i match clou della 31° giornata per la lotta salvezza: diamo uno sguardo ravvicinato ai due incontri, delineando rendimento, stato di forma e produzione offensiva delle squadre coinvolte, attraverso le curiosità della Lega Serie A.
LECCE-VENEZIA: UN MATCH DA DENTRO O FUORI
Il lunch match domenicale al Via del Mare mette di fronte Lecce e Venezia, un duello tra le formazioni meno prolifiche del torneo, rispettivamente con 21 e 23 reti segnate.
I salentini sono reduci da cinque sconfitte consecutive – la striscia attualmente più lunga del torneo in corso – e neanche il rendimento casalingo sorride ai giallorossi, senza vittorie in Puglia dal 2-1 al Monza del 15 dicembre. Il Venezia, pur vantando una migliore differenza reti (-20 contro -28), è l’unica squadra della Serie A Enilive a non aver mai vinto fuori casa, con soli sei punti raccolti in trasferta, e in generale ha ottenuto un solo successo in un intervallo di 20 partite. Tuttavia, gli arancioneroverdi sono riusciti a strappare pareggi preziosi sui campi di Atalanta e Como, dimostrando almeno nelle ultime uscite una maggiore solidità rispetto agli avversari.
Il problema principale per entrambi i club resta la fase realizzativa: Lecce (5.9%) e Venezia (7.7%) sono infatti le due squadre che hanno registrato la più bassa percentuale di conversione in questo campionato.
La squadra di Giampaolo vanta il peggior attacco del torneo e il minor numero di marcatori differenti con solo sei giocatori a segno: Krstović, Pierotti, Tete Morente, Dorgu, Karlsson e Rebić. Nikola Krstović, in particolare, è il punto di riferimento offensivo dei giallorossi: con 10 reti e 3 assist, il montenegrino ha partecipato al 61% delle reti della squadra, un dato che evidenzia la dipendenza del Lecce dal suo bomber.
Nella rosa del Venezia, invece, figurano ben 12 calciatori con almeno un gol all’attivo in questa Serie A Enilive: il primo marcatore però, Pohjanpalo, ha lasciato il club a gennaio, e a ruota seguono lo specialista dei calci piazzati Nicolussi Caviglia (4) e Oristanio, Ellertson e Gytkjær (2). La partenza dell’attaccante finlandese ha lasciato un vuoto nella produzione offensiva dei lagunari, che nelle ultime sette partite hanno realizzato un solo gol – rigore di Gytkjær allo scadere a Como –, palesando una difficoltà nel segnare che rischia di essere decisiva nella volata salvezza.
Per Giampaolo e Di Francesco si tratterà del 10° confronto in panchina in Serie A: con quattro vittorie a testa ed un pareggio, il bilancio è fin qui in perfetto equilibrio. Nessuno dei due allenatori ha mai battuto il collega in entrambi i match stagionali, una statistica che fa ben sperare il tecnico dei lagunari alla luce del risultato dell’andata: al Penzo, infatti, furono i salentini a fare il colpo grosso grazie ad una rete di Dorgu, ora al Manchester United, nella gara di debutto di Giampaolo alla guida del Lecce.
Anche la tradizione dei confronti tra i due club in massima serie è favorevole ai pugliesi, che sono imbattuti nelle cinque sfide contro il Venezia in Serie A.
EMPOLI-CAGLIARI: TUTTO IN GIOCO PER LA SALVEZZA
Empoli e Cagliari arrivano alla sfida con stati d’animo opposti. Gli azzurri, terzultimi, sono ancora a caccia della prima vittoria del 2025 e vivono un momento difficile: senza successi da 15 giornate, rischiano di eguagliare la peggior striscia della loro storia in Serie A (16 match di fila tra dicembre 2021 e aprile 2022). Al Castellani Computer Gross Arena, il rendimento è da incubo: peggior attacco interno d’Europa con soli cinque gol segnati e appena otto punti raccolti. L’Empoli ha espresso al meglio i propri valori in trasferta, dove si è conquistata l’accesso alla Semifinale di Coppa Italia Frecciarossa espugnando il Franchi di Firenze e l’Allianz Stadium di Torino, prima di crollare 0-3 in casa col Bologna nella gara d’andata.
Il Cagliari, invece, arriva con entusiasmo dopo il 3-0 rifilato al Monza e punta a dare continuità ai propri risultati. I sardi hanno costruito la loro classifica con buone prestazioni contro squadre di bassa classifica (tutte le sette vittorie stagionali e 24 dei 29 punti totali sono stati ottenuti contro le ultime dieci), ma fuori casa soffrono terribilmente, con due sole vittorie arrivate lontano dall’Unipol Domus. L’ultimo successo sulla terraferma per Viola e compagni risale al 2-1 di inizio gennaio a Monza.
Rossoblù e toscani sono ora distanti sei lunghezze, ma tutto può ancora cambiare: in caso di successo degli azzurri, il gap si dimezzerebbe rimettendo tutto in discussione.
L’Empoli dovrà prestare attenzione agli ultimi minuti, il tallone d’Achille degli uomini di D’Aversa: è la squadra che ha subito più reti (27) nell’ultima mezz’ora di gioco e che ha segnato meno gol (quattro) nello stesso intervallo. Sul fronte marcatori, gli azzurri si affidano ad Esposito, autore di otto reti, e Colombo (5) mentre il Cagliari può contare su Piccoli (7 gol) e Zortea (5), oltre a una distribuzione offensiva più variegata con 12 giocatori diversi a segno in stagione contro gli 8 dei rivali.
Il confronto tra i due allenatori è in perfetta parità considerando tutte le competizioni con tre successi ciascuno, mentre restringendo il duello alla Serie A, in quattro incontri D’Aversa conduce 3-1 su Nicola, compresa la vittoria esterna per 2-0 dell’Empoli all’andata.