Roberto D'Aversa, allenatore dell'Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Venezia di Eusebio Di Francesco, in calendario sabato alle ore 15:00.

Empoli, la conferenza di D'Aversa

Di seguito il suo intervento:

"Jacopo Fazzini non è convocato perché questa mattina e durante la settimana ha mostrato perplessità e non convinzione per la partita di domani. Per questo si è deciso con la società di non convocarlo anche per sua stessa volontà. Per quanto mi riguarda ho bisogno di calciatori che siano convinti per ottenere un risultato positivo a Venezia. Chiaro che questa decisione comporta una difficoltà numerica ma nel girone di andata abbiamo dimostrato di poter sopperire”.

Sul percorso

“Dobbiamo ragionare sul fatto che la gara è importante per noi quanto lo è per loro: è uno scontro diretto. Per noi conta tenerli ancora più distanti e magari allontanarsi ulteriormente da quella zona pericolante che fino ad oggi non abbiamo mai occupato. Dobbiamo continuare a lavorare sui nostri principi, senza cambiare il nostro modo di andare in campo ma solo in maniera più determinata e meno leziosa. Mi riferisco soprattutto alle ultime prestazioni. Vogliamo ripartire con un risultato positivo, dovremo andare in campo con la massima determinazione. Abbiamo una grande opportunità: abbiamo 19 punti, possiamo chiudere il girone di andata a 20 come a 22. Ad inizio del campionato era impensabile, sarebbe uno stravolgere il pronostico. A Venezia sarà una bolgia, dovremo avere la stessa loro fame”.

Sulle ultime partite disputate

“Nelle ultime partite abbiamo creato tante occasioni per fare gol, senza contare il rigore perché i rigori si possono sbagliare. Soprattutto sul gol preso con il Genoa abbiamo concesso qualcosa noi. Prendo spunto da questa gara perché mi piacerebbe fare anche una vittoria sporca, sarebbe sintomo di maturità. Pur essendo una squadra giovane dobbiamo maturare il più rapidamente possibile. Per raggiungere il nostro obiettivo c’è bisogno di prendere i punti anche in maniera sporca e non sempre meritata. Non c’è una partita in cui siamo stati fortunati o in cui abbiamo ottenuto di più di quello che meritavamo, spesso è stato il contrario".