Juventus nell'occhio del ciclone e Fabio Capello confessa: ad Allegri in estate aveva consigliato di non tornare, mettendo in guardia il tecnico bianconero sui pericoli del bis in bianconero. A Radio Anch'io Sport su Radio Rai l'ex tecnico di Milan, Roma e Juventus racconta il retroscena.
Serie A, Capello sulle polemiche arbitrali
"In Italia si arbitra in questa maniera ma il calcio è anche contatto. Vanno valutare queste cose, metterei un ex giocatore vicino al VAR per far capire che cosa accade in campo. Questa è sempre stata una mia battaglia. Certi arbitri fischiano in una certa maniera, senza fermare il gioco per i falletti. Se si interrompe a ogni contatto si perde molto tempo, perché poi partono le proteste. Dipende dalla personalità dell'arbitro: i calciatori dopo un quarto d'ora capiscono il metro di giudizio e nel caso smettono di buttarsi per terra"
Capello e quel consiglio ad Allegri
"Avevo consigliato ad Allegri di non rientrare dicendogli che sarebbe stato l'ombrellone di tutti i guai. I giocatori non si esprimono come dovrebbero e in campo si vede. Il dna della Juventus è quello di vincere ma in questo momento non si vede. Si dà la colpa all'allenatore e basta ma non è così. La situazione non è semplice da ribaltare".
Capello sui 40 anni di Ibrahimovic
"Ibrahimovic non mi sorprende, alla Juventus non sapeva calciare, o meglio, calciava molto male. Poi è migliorato con voglia e costanza. Mi aveva fatto capire che sarebbe diventato un grande. Era già un buon giocatore ma doveva maturare. Si è visto con tutti i risultati che ha avuto nella sua carriera la voglia che ha sempre avuto".
L'appeal del calcio italiano e l'idea Mondiali biennali
"Se parliamo degli anni d'oro del calcio italiano siamo ancora molto molto lontani. I migliori che arrivano in Italia poi alla fine vengono portati via. Li facciamo crescere e poi vanno via. I migliori giocatori del mondo non vengono in Italia, il livello è discreto ma non eccelso. Il Mondiale ogni 2 anni? Come idea il Mondiale è un sogno di tutti i giocatori. Ne ho giocato uno, fosse stato ogni due anni ne avrei giocati di più. Da giocatore lo vorrei, ma il patos di giocarlo ogni 4 anni è bellissimo, si sente tantissimo".