Ha esordito, ma non è ancora andato a voto. Lo farà presto, con la sua nuova maglia giallorossa. Andrea Belotti è stato ufficialmente presentato dalla Roma nella conferenza stampa di oggi. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sul rendimento dell'anno scorso

"La passata stagione è stata turbolenta. Ho avuto alcuni non muscolari. Solo uno è stato un infortunio muscolare, gli altri sono stati stop accidentali. Quando prendi la condizione e poi ti fai male è difficile tornare e a me è successo più volte. Ho faticato a trovare la condizione e infatti ho giocato anche meno rispetto alle passate stagioni".

Sull'estate di Belotti

"È stata un'estate particolare. La mia priorità era quella di venire a Roma perché qui so di aver trovato un progetto importante. Un club e una squadra ambiziosi. Io non cercavo un contratto che mi tutelasse, cercavo un progetto. La Roma in questo era la miglior opportunità per me. Non ci ho pensato molto, la Roma è sempre stata la mia priorità. So che qui c'è Abraham, che è molto forte, ma questo per me è uno stimolo a fare meglio. Nelle grandi squadre è così".

Sulle sue condizioni

"Mi sono allenato con un preparatore atletico perché sapevo sarei arrivato dopo e volevo farmi trovare subito pronto. Sono arrivato qui, ho fatto due allenamenti e poi ho giocato 10 minuti. Fisicamente sono a posto, però certo ci vorrà del tempo. Devo affinare i meccanismi di squadra, capire cosa chiede il mister, ma sono a disposizione. Devo solo lavorare, lavorare e lavorare".

Sugli obiettivi stagionali

"È un campionato strano perché ci fermeremo per il Mondiale. Questa credo sia un'opportunità per i giocatori che non vanno in Qatar, per farsi trovare pronti alla ripresa. La rosa ampia è un punto di forza, perché c'è bisogno di tutti. L'obiettivo della Roma è vincere partita dopo partita, concentrandoci su ogni singola partita. La Roma può vincere ogni partita e in ogni partita noi dobbiamo pensare a vincere. Poi si vedrà dove arriveremo. Non dobbiamo mai porci dei limiti".

Su Abraham

"La concorrenza è un'opportunità per crescere e migliorare. Abraham è un attaccante di grande livello e questo mi stimola a fare sempre di più in ogni allenamento. Con Paulo ci siamo ritrovati, è stato bello. Le prime parole sono state sul percorso che abbiamo fatto. Siamo andati via insieme da Palermo per andare a Torino, ma in due squadre diverse, e ora ci siamo ritrovati. A Palermo eravamo ragazzini, ora ci siamo ritrovati molto più maturi".