Thiago Silva carica il Brasile. Intervistato dalla "Gazzetta dello Sport" dopo il 4-1 alla Corea del Sud, il capitano verdeoro si è detto molto fiducioso in vista del rush finale in Qatar.
Sull'assist a Richarlison
«In realtà non l’abbiamo preparato, questo gol. Ci è venuto così sul momento, è stato un po’ casuale. Non proviamo queste situazioni in allenamento, ma, su una seconda palla da angolo o da punizione, io e Marquinhos rimaniamo in zona. Per un attimo ho pensato di rientrare nella nostra metà campo, poi ho visto gli sviluppi e mi sono detto: “Approfittiamone”. Sono rimasto e ho messo la palla per Richarlison».
Sul Brasile
«Noi siamo forti, anche nella testa. Contro la Croazia sarà però un’altra partita e la dovremo rigiocare così. Mi sono arrabbiato con un giornalista perché ha detto che contro la Corea è stato tutto troppo facile. Noi abbiamo studiato e lavorato tantissimo per preparare il match. È una mancanza di rispetto a noi e ai coreani dire che è stata una vittoria troppo semplice. È vero che loro avevano nelle gambe l’incontro di tre giorni prima contro il Portogallo, specie all’inizio, quando la differenza si è vista tutta».
Su Neymar
«Con Neymar il nostro modo di essere cambia tantissimo, lui è indispensabile. Ha passato un’ultima dura settimana, ha giocato l’ottavo di un Mondiale con due soli allenamenti nelle gambe. Ha dimostrato di essere concentrato al 100% sulla Coppa, di volerla fortemente. Negli ultimi giorni è stato d’esempio per i più giovani del gruppo. I ragazzi l’hanno visto soffrire, fare di tutto per rientrare, e hanno capito l’importanza di un Mondiale. Neymar contro la Corea ha dimostrato di essere il migliore al mondo».
Sulla rosa
«Sette gol segnati e due subiti in quattro partite al Mondiale sono indice di equilibrio tra le due fasi. Qualche critico dice che siamo una squadra ingessata, ma non è una parola che si addice a noi. Davanti abbiamo tanta libertà di creare, una varietà di soluzioni, e dietro cerchiamo di subire il meno possibile. Oltre a Neymar, abbiamo Raphinha e Vinicius sulle fasce e tanti altri forti tecnicamente. La sconfitta contro il Camerun è stata utile perché ci ha fatto capire che non bisogna mai allentare la concentrazione. Contro la Corea abbiamo preso un gol evitabile. Sul 4-0 ci siamo un po’ rilassati, ma sul 4-0 credo che sia normale».
Sul pronostico Mondiale
«Non abbiamo paura, una parola che non ci piace. Rispettiamo tutti, come è giusto. Dobbiamo continuare con il nostro calcio coraggioso e allegro».
