Jeison Murillo è stato intervistato da As e ha parlato del suo inizio carriera fino all'arrivo all'Inter che in estate lo ha ceduto al Valencia.
"Per un ragazzo sudamericano essere calciatore è tutto, ma alzarsi al mattino e sapere che il proprio sogno dipende il futuro della tua famiglia non è semplice. Ricordo quando mi arrivò la telefonata da inaspettata per venire in Italia. Mi trovavo in Nigeria, non sapevo nulla della trattativa con l’Udinese. Mia madre scoppiò a piangere. Mi resi conto che era la mia grande occasione.
Superate le visite mediche, però, mi mandarono a Granada. - racconta il difensore colombiano - Il calcio italiano mi ha aiutato molto sul piano tattico, là sono esigenti da questo punto di vista, in Spagna ci sono più spazi.
Quando all’Inter ho capito di non avere più spazio, ho voluto il Valencia. Se non gioco mi innervosisco… E' sempre stata la mia prima scelta, conoscevo il club dagli anni giocati in Spagna. Il calore del Mestalla mi ricorda la Colombia, poi ho creduto nel progetto vincente del club.
Marcelino è un grande allenatore, i risultati si vedono. Mi dà fiducia, spero di conquistarmi il Mondiale con questa maglia”.