È stata una delle trattative più discusse dell'estate, tra dichiarazioni d'intenti, tweet cinguettati e poi smentiti e richieste, almeno per alcuni, giudicate eccessive per essere accontentate. La telenovela Alessio Cerci ha però finalmente conosciuto fine, ed oggi, il giocatore oramai ex Torino, è stato presentato dall'Atletico Madrid. Una sfida affascinante quella spagnola, che Cerci ha voluto presentare così alla stampa spagnola. 

 

"Arrivo qui con grande entusiasmo, ho sempre sognato di indossare la maglia di un club così importante come l'Atletico. Le mie prime impressioni sono buone sia a livello di gruppo sia per quanto riguarda l'allenatore. Come ruolo posso giocare in più posizioni, ma quella che preferisco è esterno offensivo destro". Tante pressioni quelle che attenderanno Cerci, che però si difende dalle critiche di chi pensa che, sotto un peso così grande, Alessio non possa rendere come nella passata stagione al Torino. "Chiaro che quando giochi in un top club ci sono maggiori pressioni, ma non mi spaventano, l'importante è sempre dare tutto quello che si ha quando si scende in campo".

 

Simeone e Ventura, due filosofie differenti. "Nel Torino giocavamo molto compatti, tutti gli undici in campo dovevano dare una mano sia in fase difensiva che in fase offensiva. Grazie al Torino credo di essere pronto a potermi adattare alle diverse situazioni di gioco. Visto che qui c'è una tifoseria molto calda spero di poterla infiammare ben presto con le mie giocate".