L'onestà prima di tutto. Trasferitosi in Cina a fronte di un'offerta economica irrinunciabile, Gervinho, ex freccia della Roma, non ha risparmiato, sulle colonne dell'Equipe, qualche critica nei confronti della sua vecchia società per la gestione relativa al caso Garcia. Un tecnico da non esonerare secondo Gervinho, che ha speso parole sicuramente importanti per quello che ha rappresentato sicuramente di più di un semplice allenatore nella sua carriera.
"Sono rimasto sorpreso e deluso perché la squadra non stava andando così male e si poteva tranquillamente andare avanti con Garcia. Rudi, per me, è più di un allenatore, perchè si è sempre battuto per le mie qualità e lui mi ha voluto in giallorosso. Sarei potuto restare dopo la sua partenza, la Roma voleva tenermi, ma poi è arrivata l'offerta irrinunciabile e ho detto basta. Per me, quando hanno messo fine al contratto di Garcia, hanno messo fine anche al mio"
UN CONTRATTO ENORME - "Non posso mentire, il contratto che mi hanno offerto dalla Cina era enorme. E poi, diciamoci la verità, una volta esonerato Garcia la situazione è precipitata. E comunque è stato un errore da parte della Roma cacciare il tecnico".