Curioso monito proveniente dall'Inghilterra in merito ad uno dei "vezzi" preferiti dai calciatori, ovvero i tatuaggi. A lanciare l'allarme, al Sun, è stato il professor Frobose dell’Università di Colonia. Queste alcune delle sue dichiarazioni: "Io personalmente proibirei i tatuaggi per tutti i calciatori. I club in effetti prendono molto sul serio ogni piccolo aspetto relativo alla salute dei propri giocatori, ma non si occupano affatto di questo loro comportamento. Sarebbe invece bene se i club prestassero maggiore attenzione e siano più responsabili: vari studi hanno dimostrato che i giocatori soffrono del 3-5% in più, a livello prestazionale, dopo aver fatto un tatuaggio. Questo perché la pelle è l'organo più vasto che possediamo. E ulteriori ricerche hanno dimostrato che il 60-70% dell'inchiostro proveniente dai tatuaggi non rimane sulla pelle, ma passa nel flusso sanguigno. Di conseguenza, i tempi di recupero ne soffrono, e non si è più in salute come prima. I linfonodi verdi e blu possono essere una conseguenza. I grandi tatuaggi possono influenzare la capacità del corpo di sudare e regolare la sua temperatura".
Calciatori, scatta l'allarme tatuaggi: "Dopo averne fatto uno le prestazioni calano del..."
Dalla Germania arriva un monito da parte di un noto medico di colonia
mercoledì, 30 agosto - 10:59

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