Prezzi esorbitanti, biglietti disponibili per pochi fortunati, ma Gaspare Galasso ha assistito alla finale di Champions League senza alcun invito, senza sborsare neanche un euro a chi di dovere: come è stato possibile tutto ciò? A raccontarlo lo stesso protagonista ai microfoni di alfredopedulla.com: "Quello che faccio è fatto per goliardia, per divertimento, col tempo è diventata una sfida con me stesso. Sono un semplice ragazzo di 23 anni senza nessuno dietro, ho avuto libero accesso alla tribuna autorità per tutta la finale di Champions, l'ho dimostrato con video e foto sulla mia bacheca Facebook. Ho girato indisturbato ottenendo che mi venissero aperti i vari accessi, anche quello del rettangolo di gioc: cosa sarebbe successo se al mio posto ci fosse stato un criminale? E' bastato un "lei non sa chi sono io" per non avere problemi, e mi sono ritrovato a parlare con Galliani, Maldini, a vedermi la partita con Florentino Perez, a fare selfie con Cannavaro, Sheva, Zanetti, Bocelli. Al di là delle mie doti, spero che in Francia per gli Europei siano più attenti che a Milano, ma controllare tutti uno per uno non è evidentemente possibile".
Di seguito alcuni dei post pubblicati da Galasso per testimoniare la sua "impresa":