Fredy Guarin, ex centrocampista dell'Inter, ha lasciato una lunga intervista alla rivista colombiana Semana. L'ex nerazzurro ha raccontato senza filtri il suo momento decisamente negativo, alle prese con le dipendenze.

Guarin si racconta, l'intervista

Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni:

"Sono alcolizzato da anni, ho paura di morire. Grazie a Zanetti e Cordoba per l'aiuto. Sono un alcolizzato al cento per cento e lo ammetto. Sono un tossicodipendente in via di guarigione. Ho perso molte cose a livello sentimentale e amoroso. È arrivato un punto in cui non potevo più continuare così.

Ho toccato il punto più basso quando ho lasciato i Millionarios perché in quegli anni la mia dipendenza è diventata molto seria. Non lavoravo più in allenamento, avevo perso la mia dignità, la fiducia delle persone care e la cosa più importante e preziosa che ho, ovvero i miei tre figli.

Volete sapere se sono stato vicino alla morte o al carcere? Sì, la verità è che in quel cammino oscuro che stavo facendo ero vicino alla morte perché non avevo rispetto, non avevo limiti, non avevo coraggio e mi lasciavo portare ogni giorno più in là in quel buco.

Adesso so chi sono i miei amici veri, quelli che vogliono vedermi stare bene. Mi sono stati accanto Falcao, James Rodriguez, Juan Fernando Quintero, Ospina, Cuadrado, Zanetti, Cordoba e altri che erano lì in quei momenti bui. Erano disponibili ad aiutarmi. Altri, senza dire una parola, se ne sono andati".