AGGIORNAMENTO 19.00 - Non è in pericolo di vita, ma lo sarebbe stato, eccome, nella giornata di domenica. Ad arricchire di particolari la vicenda relativa la ricovero al San Raffaele e all'operazione alla valvola programmata la settimana prossima è ancora il medico curante di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo (direttore dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell'ospedale San Raffaele di Milano), nel corso di una conferenza stampa all'ospedale San Raffaele di Milano: "Berlusconi ha rischiato di morire: è arrivato in ospedale in condizioni severe, preoccupanti e ne era consapevole. Lui se ne rendeva conto, e il suo cuore, il ventricolo sinistro, era in una crisi acuta". Sulle condizioni emotive del presidente del Milan, il dottor Zangrillo racconta: "Silvio Berlusconi è una persona che vuole arrivare a 130 anni, all'inizio l'ha presa non volendoci credere, come un incidente di percorso abbastanza sgradevole. Poi l'ha presa con grande coraggio e determinazione. È un uomo che, esaurita la fase che è assolutamente necessaria di metabolizzazione del problema, non ha avuto il minimo dubbio e si è affidato in modo pieno alla nostra responsabilità".
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Silvio Berlusconi ricoverato all'ospedale San Raffaele per problemi cardiaci, sarà operato.
Decisione comunicata dal suo medico personale il dott. Alberto Zangrillo in una conferenza stampa organizzata nel pomeriggio
E' dunque il malfunzionamento di una valvola cardiaca che richiede l'intervento chirurgico, sarebbe questa, infatti, la causa dello scompenso cardiaco patito dal presidente del Milan domenica sera.
Un intervento di circa quattro ore, c'è da sostituire la valvola aortica; sarà operato da Ottavio Alfieri al San Raffaele di Milano.
Nei prossimi giorni Berlusconi potrà ricevere visite solo dei parenti e collaboratori stretti.