In relazione a quanto riportato oggi dal quotidiano Giornale di Sicilia sulle esposizioni debitorie a carico dell'U.S. Città di Palermo ed al potenziale rischio di fallimento, i legali della Società smentiscono il contenuto dell'articolo. In particolare, nessuna attività, ad oggi, è stata effettuata dalla Guardia di Finanza per acquisire e/o sequestrare documentazione fiscale del Palermo Calcio. Nessuna informazione di garanzia in merito è stata mai notificata a Maurizio Zamparini né parimenti risultano procedure presso la sezione fallimentare del Tribunale di Palermo.
Per completezza, si precisa che la gestione economica dell'U.S. Città di Palermo, come tutte le società calcistiche, è controllata costantemente dalla Covisoc (organo di vigilanza delle società calcistiche) ed i relativi bilanci sono regolarmente certificati dalla società di revisione.
Lo staff legale
Guai in arrivo per il Palermo. Come se non bastasse il closing rinviato da diverse settimane con la figura di Paul Baccaglini ancora sullo sfondo e senza pieni poteri, è delle ultime ore la notizia delle indagini che i pm stanno portando avanti sulla società rosanero appena retrocessa in serie B: il sospetto è di un buco da 120 milioni, anche se al momento non ci sono sospettati. Il rischio, come sottolineato da Il Giornale di Sicilia, è però che i pm Francesca Dessì e Andrea Fusco avanzino una richiesta di fallimento, che aprirebbe scenari sportivi (e non solo) a dir poco drammatici. L'indagine è partita in seguito agli esposti dei creditori.
La società, tramite l'avvocato Enrico Sanseverino, ha voluto però smentire: "Non esiste alcuna istanza di fallimento della società Palermo Calcio presentata dalla Procura. Non esiste alcuna esposizione debitoria della società per 120 milioni e a oggi non è stata eseguita alcuna attività di acquisizione di documenti o altro da parte della Finanza".