Gennaio fa rima con asta di riparazione del Fantacalcio. O meglio, febbraio. Perché se ci sono alcuni temerari che il 31 sera, a mercato finito, saranno già lì pronti per riunirsi, la stragrande maggioranza dei fantallenatori modificherà la propria rosa tra il 1 e il 4 febbraio, prima che ricominci il campionato nel week-end successivo. Un appuntamento ormai imminente a cui bisogna arrivare il più preparati possibile. E allora ecco 5 consigli per l'asta di riparazione: non nomi da comprare/svincolare, bensì strategie da seguire per condurla e terminarla al meglio.
(N.B.: I profili citati nelle varie dritte fungono da esempi della rispettiva categoria che, evidentemente, ha al suo interno molti altri interpreti).
5 strategie per l'asta di riparazione del Fantacalcio
- AFFEZIONARSI ALLE SCOMMESSE - Se a inizio anno vi sentivate fighi per aver preso a un prezzo stracciato uno come Shomurodov, qualche mese più tardi la realtà vi ha portato a considerare seriamente di fare a meno di lui. Inutile insistere: un giocatore indietro nelle gerarchie, 9 volte su 10, ci resta. E aspettare in eterno, al Fantacalcio, è quanto di più controproducente possa esistere se si hanno velleità di piazzamento a premio.
- CAMBIARE PER CAMBIARE - Tutti ricordano cosa è stato Soriano per il Bologna nel recente passato. Come lui, tanti altri top o semi-top possono vivere un finale di torneo da protagonisti, per caratteristiche e per "memoria storica". Se proprio dovete sostituirli, fatelo con delle certezze. E non con nomi esotici, magari appena sbarcati in Serie A, di cui si ha uno scarsissimo feedback e quasi nessuna garanzia di rendimento.
- PRIORITA' MINUTAGGIO - Con un reparto scoperto, l'errore più frequente è di dare per scontata la permanenza in rosa di giocatori di una squadra top non titolari, preferendoli ad altri di compagini di medio-bassa fascia ma col posto assicurato. In epoca Covid, con miriadi di positivi che si aggiungono a infortunati, squalificati e turnover, è dunque un rischio enorme decidere di tenersi il D'Ambrosio di turno e magari lasciare agli altri un Erlic o un Becao. Di prestigio decisamente inferiore, ma utilissimi nelle giornate di vera emergenza.
- RISCHIOSI DOPPIONI - Lo sappiamo, tra i protagonisti delle aste di riparazione versione 2022 ci saranno quasi ovunque profili come Rrahmani, Oliveira, Pinamonti e Cabral, tra nomi rimasti svincolati da agosto e volti nuovi del nostro campionato. Relativamente ai 4 citati: se avete in rosa già un difensore del Napoli, un mediano della Roma, e un nome offensivo di Empoli e Fiorentina, è meglio direzionare altrove i vostri crediti: schierare i doppioni o comunque averli a disposizione è un'arma a doppio taglio. Ricordate l'esempio Higuain-Mandzukic ai tempi della Juve? Metto uno e segna l'altro, li metto entrambi e non segna nessuno dei due.
- IL CORAGGIO DELLO SVINCOLO - Chi di voi non ha in rosa almeno un big che finora ha deluso? Bene, non abbiate troppi timori: se siete stufi della fanta-media di un De Vrij o un Pessina, liberatevene. Abbiate il coraggio di rivoluzionare, sperimentare, giocare. Fossilizzarsi sulle proprie idee, prescindendo da quello che il campo ha messo in luce, è una strategia a dir poco deleteria.