Il Milan vuole Joshua Zirkzee. Dopo le voci degli ultimi mesi, il club rossonero sembrerebbe aver rotto gli indugi e starebbe provando con insistenza a chiudere l'affare con il Bologna.

Milan: Joshua Zirkzee in pole, le ultime

Niente Lukaku, Ibra vuole Zirkzee. Il club rossonero, una volta che sarà ufficializzato il nome del nuovo allenatore, proverà a chiudere in anticipo per una nuova punta che possa prendere il posto in maniera definitiva di Olivier Giroud. 

Negli ultimi giorni i nomi accostati al Milan sono stati due: Joshua Zirkzee e Romelu Lukaku.

Secondo le ultime notizie di mercato in arrivo da Milano, il preferito del Diavolo sarebbe Joshua Zirkzee. L'olandese piace per diverse ragioni alla dirigenza rossonera da tempo, per questo motivo gli addetti ai lavori rossoneri avrebbero allacciato contatti diretti con gli agenti del calciatore.

I rossoneri possono contare anche sulla volontà del calciatore, che spera di rimanere in Italia dopo l'ultima brillante stagione. A far gola, inoltre, è anche la clausola da 40 milioni decisamente abbordabile, considerato il valore dell'attaccante.

Il vero ostacolo, però, è rappresentato dalle richieste dell'agente del calciatore Kia Joorabchian che per portare Zirkzee al Milan avrebbe chiesto una commissione altissima da 15 milioni: una cifra che il Milan non sembra intenzione di sperperare.

Il budget stanziato dai rossoneri per il nuovo attaccante è di 45 milioni, dieci in meno di quanto oggi servirebbe per chiudere definitivamente l'affare.

Lukaku è l'alternativa a Zirkzee

Per tale ragione, non è da scartare la pista Romelu Lukaku. Il belga, nell'ultima stagione alla Roma, sembrava promesso sposo del Napoli con l'avvento di Conte, ma considerate le difficoltà del Milan nel chiudere l'affare Zirkzee non è da escludere un nuovo ribaltone.

Milan e Chelsea vantano ottimi rapporti anche se gli inglesi, questa volta, sperano di cedere Lukaku a titolo definitivo. I rossoneri proporranno un altro prestito. Il belga non avrebbe difficoltà nel dire "sì" al Milan ed in Italia potrebbe continuare a percepire 7.5 milioni di euro netti a stagione conservando i benefici del Decreto Crescita.