La radio una passione, il calcio quasi un'ossessione. Lui è Giuseppe Perrelli, capo della redazione sportiva di Radio Capital del gruppo editoriale Repubblica-L'Espresso, tra le emittenti più seguite del Paese. Oggi abbiamo il piacere di ospitarlo su fantagazzetta nella consueta rubrica #FgCon, dove ci ha raccontato gli inizi della sua carriera, fornendoci diversi spunti interessanti su molti argomenti di attualità, tra calcio e fantacalcio. Ecco un estratto della nostra intervista:
#1 - Diamo il buon pomeriggio a #FGCON a Giuseppe Perrelli. Quando e come è nata la tua passione per il giornalismo sportivo? E quando hai deciso di farne un lavoro?
Beh, la passione per lo sport ce l'ho da bambino: quando avevo 4 anni i miei cugini mi portarono per la prima volta allo stadio e subito mi innamorai di questo sport. Io sono del 1971 e già a 7 anni, al Mondiale di Argentina '78, conoscevo tutti i giocatori. Sono diventato giornalista sportivo quasi per casualità: con la scuola di Giornalismo di Urbino feci il mio primo stage al giornale 'Il Tempo' assieme al mio collega e amico Massimo Piagnani. Lui fu dirottato alla redazione economica e io allo sport. Ora lui lavora alla Camera di Commercio e io mi occupo dello sport a 'Radio Capital'. Così è la vita.
#2 - Raccontaci un aneddoto curioso e/o emozionante che ha vissuto in prima persona.
Ho avuto la grande fortuna di aver partecipato da giornalista a due Olimpiadi e credo che per chi fa il giornalista sportivo sia la cosa più bella in assoluto. Lì è un concentrato di emozioni spaventose, anche più di una al giorno. Tu sei come una pallina da tennis: vai a seguire eventi da una parte all'altra e passi da una gioia a una delusione in pochissimo tempo. Certo, partecipare ad un Olimpiade comporta impegno e stress notevoli, ma tutto è compensato dalla grande adrenalina che hai in corpo in quei giorni.
#3 - Quale evento sportivo che non hai vissuto in prima persona avresti voluto raccontare ai tuoi telespettatori?
Sicuramente la finale del Mondiale del 2006. L'ho vissuta in studio, è vero, però davo la linea ai miei colleghi che a quel tempo erano a Berlino a commentare la partita tra Italia e Francia. Chiunque era lì quel giorno mi ha detto che è stata una giornata indescrivibile. Mi sarebbe piaciuto seguirla dal vivo...
#4 - Che rapporto hai con i social? Li usi solo per lavoro o anche per interagire con i follower?
Domanda interessante. Sì, li uso anche per lavoro, ma devo ammettere che la mia è forse una generazione molto di transizione, dove anche 2 o 3 anni fanno la differenza. Vedo molti miei colleghi che effettuano ricerche su Facebook senza problemi, mentre a me tutto ciò non viene spontaneo. Se ci rifletto lo faccio anche, ma non mi viene con naturalezza. Forse sotto questo aspetto faccio ancora parte della "vecchia" generazione di giornalisti, rispetto soprattutto agli stagisti che arrivano da noi in redazione.
#5 - C'è un collega di una testata concorrente che ammira e con cui lavorerebbe volentieri?
Ce ne sono tanti di colleghi molto validi. Nell'ambito della radiofonia mi viene da dire Riccardo Cucchi, anche se adesso è andato in pensione e lavora come collaboratore esterno. Un uomo che ho stimato tantissimo: persona umile, squisita, gentile, alla mano e soprattutto sempre capace di non far pesare il suo grandissimo talento.
#6 - Siamo a pochi giorni dalla disfatta contro la Svezia che ci è costata il Mondiale di Russia 2018. Di chi sono le colpe principali? Quale allenatore vedresti per il ruolo di ct?
Mi dispiace dirlo, ma indubbiamente il principale artefice è Giampiero Ventura: una persona che compirà 70 anni ma non aveva esperienza internazionale, con solo 8 partite in Europa da allenatore. Ho la sensazione che dopo la sconfitta con la Spagna abbia perso lucidità e infatti tutto il 2017 è andato malissimo. Il calcio è un gioco di squadra che ben poco lascia all'approssimazione e io ho una convinzione: se l'Italia avesse fatto la stessa mossa della Croazia (esonerare il Ct prima dei playoff), ora sarebbe ai Mondiali, proprio come accaduto alla Croazia. Per il futuro? Il calcio è cambiato totalmente e non è più tempo di tecnici federali. Serve un uomo di carisma, uno che sappia reggere la pressione. Un nome? Carlo Ancelotti.
#7 - Un commento su quanto espresso dal campionato fino ad ora
Posto che il Napoli non mi ha sorpreso, vista l'ottima seconda parte dello scorso campionato, le due vere sorprese sono la Lazio e la Sampdoria: la squadra di Simone Inzaghi (grande allenatore) aveva già fatto un gran campionato, ha tenuto i migliori ed è stata strepitosa, vincendo la Supercoppa, battendo la Juve e arrivando potenzialmente a 1 punto dal Napoli dovendo recuperare il match con l'Udinese; la Samp ha venduto Skriniar, Correa, Muriel e Schick, ma ha fatto un ottimo mercato prendendo gente come Strinic, Zapata, Caprari. Soprattutto ha tenuto un allenatore capace come Giampaolo, che assomiglia molto a Sarri come tecnico. Le delusioni? Beh, oltre al Benevento, che purtroppo non è una sorpresa, la squadra che ha deluso è il Milan, anche se era una delusione in qualche modo prevedibile. La campagna acquisti è stata scriteriata: la squadra si fa nel tempo, basandosi sui giocatori giusti e costruendogli intorno un gruppo valido, mentre ad un certo punto sembrava che nessuno più andasse bene...
#8 - Passiamo ora al prossimo turno di campionato. Primo consiglio per i fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana
Avrei detto Alisson perché la Roma ha una grande solidità difensiva, forse anche per certi versi inaspettata, ma visto che c'è il derby vado su Handanovic, visto che l'Atalana sta mostrando delle difficoltà ad andare in rete.
#9 - Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare questa settimana
Proseguo con l'Inter e dico Skriniar: giocatore fortissimo, con un'ottima media e che può anche far gol.
#10 - Terzo consiglio ai fantallenatori: un centrocampista su cui puntare questa settimana
Me ne piacciono tanti...Nainggolan, Iago Falque (ma che non è centrocampista in mole liste), ma dico Verdi per i due gol fantastici su punizione della settimana scorsa (evento più unico che raro in Serie A) e che anche contro il Verona può far bene.
#11 - Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare questa settimana
Questa sarà una giornata ricca di scontri diretti, dove diversi bomber potranno far fatica a segnare. Ecco perché dico Icardi visto che c'è Inter-Atalanta, una partita sulla carta più semplice delle altre.