Nuovo aggiornamento sulle prospettive del bilancio Juventus a metà del calciomercato estivo per provare a capire cosa ci possiamo aspettare dall'ultimo mese di contrattazioni. Andremo a modificare sia le stime sul bilancio del 2018/19 che quelle sul bilancio 2019/20 rispetto all'ultimo aggiornamento del 13 giugno, consultabile QUI.
Prima di cominciare vi ricordo che questo articolo si basa sugli assunti già più volte spiegati in altri articoli trattanti il medesimo argomento in passato e che tutti gli altri post relativi alle diverse stime del bilancio Juventus dal 14 maggio 2014 (in ordine decrescente) a oggi sono consultabili QUI.
STIMA DEL BILANCIO 2018/19
Per ogni voce di bilancio verrà data opportuna spiegazione rispetto alle variazioni dall’ultima stima. Inoltre trovate nell’ultima colonna i dati reali del bilancio annuale del 2017/18 per avere un confronto immediato, per chi fosse interessato, fra i dati stimati di quest’anno e quelli veri della stagione passata.
Ricordo che in tabella una variazione positiva è intesa a seconda dei casi come un aumento dei ricavi o una diminuzione dei costi. Di seguito tutte le voci che hanno subito una variazione.
RICAVI
Proventi Gestione Calciatori: Variazione (+39,7 milioni) dovuta alle plusvalenze realizzate cedendo entro il 30 giugno 2019 Spinazzola (26,6 milioni), Orsolini (10,5 milioni), Rogerio (2,6 milioni) e Pinelli (1 milione), parzialmente compensate dall'abbassamento di 1 milione del prestito incassato per i sei mesi di Higuain al Chelsea per accordi con gli inglesi a seguito dell'ingaggio di Sarri.
COSTI
Personale Tesserato: Variazione (-13,9 milioni) equivalente al probabile anticipo su questo bilancio dello stipendio residuo di Allegri per la stagione 2019/20, visto che la quota relativa agli stipendi del personale è nettamente inferiore alla soglia massima prevista dall'Uefa dati i ricavi e nella prossima annata è previsto un ulteriore aumento di questa voce.
Ammortamenti Calciatori: Variazione (+0,4 milioni) dovuta al rinnovo di contratto di Bentancur.
Vediamo nel dettaglio come cambiano le voci aggregate.
Totale Ricavi: Salgono da 596,4 a 636,1 milioni.
Totale Costi: Aumentano da 465,5 a 479,4 milioni.
Risultato Operativo prima delle Imposte: Passa da un passivo di 46,6 milioni a un passivo di 20,4 milioni.
Risultato del Periodo: Passa da -57 a -30,8 milioni. C'è quindi da aspettarsi una chiusura dell'esercizio in passivo con un deficit comunque sostenibile.
FAIR PLAY FINANZIARIO
Rimangono confermate le ipotesi di Solidità aziendale e Assenza di debiti scaduti, mentre la situazione per le altre quattro richieste è la seguente:
Patrimonio Netto Non Negativo: il Patrimonio Netto stimato per la fine della stagione 2018/19 rimane positivo, passando da 15 a 41,2 milioni. Non c'è quindi per ora per questo dato il rischio di incorrere in sanzioni per violazione dei vincoli del Fair Play Finanziario.
Break-Even: il “pareggio” di bilancio relativo ai costi rilevanti per il Fair Play Finanziario, che per il triennio 2016/19 richiede un passivo massimo di -30 milioni, risulterebbe in attivo di 80,8 milioni. Nessun problema nemmeno qui.
Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: i ricavi al netto delle plusvalenze sono di 486,7 milioni, superiori all’Indebitamento Finanziario Netto che al 31 dicembre era di 384,3 milioni. Il parametro sarà quindi rispettato senza particolari problemi alla fine della stagione.
Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: nella stima effettuata il costo del personale sarebbe pari al 66% dei ricavi al netto delle plusvalenze, in peggioramento rispetto al 63,2% della stima di giugno a causa del conteggio sullo stipendio residuo di Allegri.
Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario italiano ripetiamo quanto scritto a marzo in assenza di dati ulteriori: "Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario italiano il rapporto fra Attività Correnti e Passività Correnti (Indice di Liquidità) è di 0,39, inferiore alla soglia minima di 0,6 richiesta dalla Figc. Va precisato che per la Figc valgono i valori a fine stagione e quindi è ipotizzabile che la Juventus intervenga sugli equilibri finanziari rientrando nel parametro entro giugno o quantomeno avvicinandolo. Se così non fosse la Figc richiederebbe alla società come vincolo per l'iscrizione al campionato di avere un Patrimonio Netto positivo della cifra necessaria per riportare almeno a 0,6 l'Indice di Liquidità sommando al valore del Patrimonio Netto quello delle attività correnti. Nel caso dei dati della semestrale della Juventus servirebbe un Patrimonio Netto positivo di 65,6 milioni, valore però che viene ridotto di un terzo poiché l'Indicatore di Indebitamento (rapporto fra Indebitamento e fatturato medio degli ultimi tre anni) è inferiore alla soglia prevista di 1,5. Al momento la Juventus non potrebbe beneficiare dell'ulteriore riduzione di un terzo per il parametro relativo al rapporto fra costo del lavoro (stipendi più ammortamenti) e ricavi ordinari che non soddisferebbe il parametro massimo di 0,8. Se la Juventus non riuscisse a raggiungere la cifra richiesta aumentando i ricavi o migliorando la propria posizione finanziaria sarebbe chiamata a un aumento di capitale pari alla cifra mancante. Nel caso fosse necessario non è in discussione la capacità della proprietà di far fonte a questa situazione con un aumento di capitale".
BILANCIO 2019/20 E PROSPETTIVE DI MERCATO
Per la stagione 2019/20 lo scenario “meno favorevole” attualmente ipotizzato in questi calcoli prevede l'eliminazione dalle coppe europee a seguito di sei sconfitte nella fase a gironi di Champions League e contemporanea qualificazione di due delle altre tre italiane alla finale e della terza alla semifinale. Inoltre è prevista la vittoria dello scudetto, che inciderebbe sui costi del personale tesserato sotto forma di bonus da riconoscere ai giocatori, e l'eliminazione al primo turno in Coppa Italia.
Segnalo che i calcoli relativi al costo del Personale Tesserato suppongono, come vedremo meglio nel paragrafo finale, una rosa attualmente di 29 elementi (23 dei 25 previsti dalla norma FIGC, con 2 posti lasciati vuoti per mancanza di giocatori provenienti dal Vivaio del club, 5 Under 22 individuati al momento in Bentancur, Demiral, de Ligt, Pellegrini e Kean, e un giocatore attualmente non iscrivibile individuato nel quarto portiere Perin).
Proprio perché lo scenario di base utilizzato per le stime prevede un disastroso cammino nella Champions League 2019/20, invito a non fermarsi ai dati della tabelle ma a leggere anche le spiegazioni sottostanti per vedere come non sarà così difficile migliorare anche in misura importante i dati inseriti in questa prima proiezione.
Per ogni voce di bilancio variata verrà data opportuna spiegazione. Inoltre trovate nell’ultima colonna i dati stimati del bilancio annuale del 2018/19 in modo da avere un confronto immediato, per chi fosse interessato, fra le due annate.
Andiamo a vedere le voci che presentano una stima diversa rispetto allo scorso aggiornamento.
RICAVI
Ricavi da gare: Variazione (+4,3 milioni) dovuta all'aumento della stima degli introiti da Serie A 2019/20 a seguito dell'aumento dei prezzi degli abbonamenti che verosimilmente si ripercuoteranno anche sui prezzi dei biglietti per le singole partite (+3,4 milioni) e a maggiori incassi per tornei amichevoli (+0,9 milioni).
Diritti TV: Variazione (+1,1 milioni) dovuta a un riconteggio più affinato rispetto allo scorso aggiornamento.
Proventi gestione calciatori: Variazione (+3,9 milioni) dovuta alla plusvalenza realizzata con la cessione di Mancuso.
COSTI
Personale Tesserato: Variazione (-20,1 milioni) dovuta agli ingaggi di de Ligt (-13,1 milioni comprensivi del bonus stimato per l'eventuale vittoria dello scudetto), Sarri (-11,1 milioni), Rabiot (-10,9 milioni), Pellegrini (-2,4 milioni) e dal rinnovo di Bentancur (-2,8 milioni), parzialmente compensati dai soldi risparmiati dalle uscite di Spinazzola (+2,8 milioni), Orsolini (+1,1 milioni) e Rogerio (+0,6 milioni), da una correzione rispetto allo stipendio stimato per Demiral (+1,8 milioni) e dallo spostamento dell'ingaggio 2019/20 di Allegri sul bilancio 2018/19 (-13,9 milioni).
Ammortamenti Calciatori: Variazione (-27,6 milioni) dovuta agli ingaggi di de Ligt (-17,1 milioni), Pellegrini (-5,5 milioni), Romero (-5,3 milioni), Rabiot (-2,5 milioni), Mota Carvalho (-0,4 milioni), Cerri (-0,2 milioni), Olivieri (-0,2 milioni) e a una correzione sull'ammortamento di Demiral (-0,4 milioni), parzialmente compensati dalle uscite di Orsolini (+1,1 milioni), Spinazzola (+0,9 milioni), Mancuso (+0,6 milioni), Rogerio (+0,5 milioni) e dalla diminuzione dell'ammortamento annuale di Bentancur dopo il rinnovo (+0,9 milioni).
Queste variazioni portano le seguenti stime nelle voci aggregate:
Risultato Operativo prima delle Imposte: Viste le ipotesi sarebbe per il momento negativo di 246 milioni contro i 207,7 milioni della ipotesi precedente.
Risultato del Periodo: rispetto alla precedente stima il rosso passa da 216,3 milioni a 253,4 milioni.
FAIR PLAY FINANZIARIO
Non ci sono motivi che inducano a mettere in dubbio il rispetto dei vincoli di Solidità aziendale e Assenza di debiti scaduti, mentre la situazione per le altre quattro richieste, prese per buone le stime e sempre considerando lo scenario ipotizzato, sarebbe al momento la seguente:
Patrimonio Netto Non Negativo: Date le stime e le ipotesi, il Patrimonio Netto a fine stagione risulterebbe negativo di 212,2 milioni in peggioramento rispetto ai -201,3 milioni di marzo. Una cifra ovviamente da colmare intervenendo sulle varie voci di bilancio o con un aumento di capitale che però la proprietà non sembra avere alcuna intenzione di effettuare. Per quanto riguarda il ricavo massimo extra ottenibile dalla Juventus sul campo se vincesse tutte le partite del suo girone di Champions League, proseguisse poi fino alla vittoria finale e contemporaneamente le altre tre squadre italiane promosse alla fase a gironi venissero eliminate, questo è stimabile in 62,7 milioni (10,2 milioni di miglioramento massimo di Market Pool, 16,2 milioni di premi vittoria in caso di successo in tutte e sei le partite del girone, 51 milioni di premi per il passaggio dei vari turni fino alla vittoria finale, 10,7 di incassi stimati per le partite a eliminazione diretta all'Allianz Stadium, il tutto parzialmente compensato da 25,4 milioni di bonus totali da elargire ai giocatori in caso di successo finale). A questi vanno aggiunti 4,4 milioni incassabili in caso di vittoria della Coppa Italia (2,5 milioni di diritti televisivi e 3 milioni di incassi totali da stadio nei vari turni, parzialmente compensati da bonus per 1,1 milioni da elargire ai giocatori in caso di successo finale). Con i risultati sul campo è quindi possibile recuperare al massimo 67,1 milioni. Oltre ai soldi incassabili con i successi sportivi, i -212,2 milioni potranno essere colmati con aumenti dei ricavi commerciali, plusvalenze e risparmi su monte ingaggi e monte ammortamenti. In particolare sarà interessante scoprire nei prossimi mesi, quando verrà presentato il bilancio 2018/19 in scadenza al 30 giugno, se la Juventus è riuscita a ottenere nuovi accordi commerciali e se è in previsione un aumento del corrispettivo pagato da Jeep per la sponsorizzazione della Juventus, visto che l'aumento dei ricavi commerciali causato dall'arrivo di Cristiano Ronaldo permetterebbe una proporzionale crescita degli introiti derivanti dall'accordo con Jeep senza andare incontro a eventuali reclami dell'Uefa per operazioni eventualmente non lecite con parti correlate.
Break-Even: Nel triennio 2017/20, l’Uefa richiede che non venga superato un passivo totale di 30 milioni di euro per i costi rilevanti in ottica Fair Play Finanziario, a meno che questo non sia giustificato da evidenti attivi di bilancio negli anni precedenti. In questa stima la Juventus avrebbe un passivo di 221,9 milioni sul triennio di riferimento. Attingendo agli attivi ottenuti fra il 2014/15 e il 2015/16 come consentito dal regolamento il passivo si ridurrebbe a 121 milioni. Ciò vuol dire che per evitare di incorrere in sanzioni per violazione del Fair Play Finanziario da qui al 30 giugno 2020 la Juventus deve incassare attraverso risultati sul campo, aumento dei ricavi, risparmi su ingaggi e ammortamenti e plusvalenze almeno 91 milioni rispetto a quelli già contabilizzati.
Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: I ricavi al netto delle plusvalenze partirebbero da 452,8 milioni, una cifra già superiore rispetto all’Indebitamento Finanziario Netto che non dovrebbe avvicinarsi a quella cifra anche dopo la campagna acquisti estiva che difficilmente si chiuderà con un ampio saldo negativo fra introiti e costi.
Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: Attualmente questa voce sarebbe pari all'80% ma va ricordato che questo non è un parametro vincolante ma un indicatore utile all'Uefa e alle stesse società per capire se il costo del personale sta superando la soglia di guardia. Per rientrare nel 70% i ricavi, stanti i costi stimati, dovrebbero aumentare di almeno 65 milioni fra risultati sul campo, incassi da prestiti e altri miglioramenti dei ricavi, ma questa cifra potrebbe abbassarsi in misura considerevole se il costo del personale tesserato diminuirà a seguito delle inevitabili cessioni da compiere da qui a fine mercato per sfoltire la rosa.
POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE
Il secondo deficit di bilancio consecutivo e la diminuzione del Patrimonio Netto positivo non hanno impedito alla Juventus di portare avanti una campagna acquisti di qualità, che forse non si è ancora conclusa ma che necessita di copertura dal punto di vista delle cessioni. Entro il 30 giugno 2020, infatti, la Juventus proverà verosimilmente a recuperare il gap di 212,2 milioni presente nella stima del Patrimonio Netto del bilancio 2019/20 tramite aumento di ricavi commerciali, ottimizzazione dei costi della rosa e plusvalenze. Parte di queste, va ricordato, possono al limite essere incassate anche alla fine della prossima stagione sportiva, nel mese di giugno del 2020.
Fatta questa precisazione partiamo dalla rosa da me considerata. Le scelte sono state ovviamente soggettive, ma compiute seguendo alcuni criteri precisi: nei 29 giocatori sono presenti solo calciatori che sono a oggi di completa proprietà della Juventus.
Considerando le regole della FIGC sul numero di giocatori iscrivibili al campionato di Serie A, che obbligano alla presenza nella lista dei 25 di almeno 4 giocatori provenienti dal Vivaio Juventus sugli 8 iscrivibili come Vivaio Italia, per il momento la rosa di partenza ipotizzata (con 29 giocatori di cui 2 del Vivaio Juventus e 5 Under 22) sarebbe la seguente (in grassetto i giocatori appartenenti al Vivaio del club e in corsivo gli Under 22 iscrivibili senza limitazioni, ovvero i giocatori nati dall'1 gennaio 1997 in poi):
Portieri: Szczesny, Buffon, Pinsoglio, (Perin)
Difensori: Chiellini, Bonucci, Rugani, De Sciglio, Cancelo, Alex Sandro, de Ligt, Demiral, Pellegrini
Centrocampisti: Pjanic, Ramsey, Matuidi, Khedira, Emre Can, Rabiot, Bentancur
Attaccanti: Cristiano Ronaldo, Mandzukic, Dybala, Douglas Costa, Bernardeschi, Cuadrado, Higuain, Pjaca, Kean
Ricordo che Rugani è considerato Vivaio Club per le regole della FIGC ma non per quelle Uefa relative alla Champions League e che per la Champions League solo Kean è considerato iscrivibile come Under 21, quindi la Lista Champions sarà composta da solamente 21 dei giocatori della rosa ai quali aggiungere Pinsoglio e Kean, se rimarrà a Torino. Ci sono quindi sei giocatori che non verranno iscritti, alcuni di questi saranno verosimilmente ceduti prima della fine del mercato mentre altri potrebbero rimanere in squadra ed essere a disposizione solo per le competizioni nazionali. Nella lista Perin è fra parentesi perché è stato scelto come giocatore da escludere dalla Lista FIGC in quanto i tre posti da portiere sono già occupati e i giocatori non appartenenti ad alcuni vivaio e non Under 22 sono al momento 18, uno in più del consentito.
Prima di valutare la situazione reparto per reparto, vale la pena tornare sul bilancio per capire di quanti soldi potrebbe aver bisogno di rientrare la Juventus già a partire da questa sessione di mercato per recuperare i 212,2milioni necessari per non ricorrere a un aumento di capitale. Ricordato prima che il massimo incassabile da Champions League e Coppa Italia è di circa 67 milioni, per avere un termine di paragone segnalo che risultati simili a quelli dell'anno passato ne porterebbero nelle casse bianconere poco più di 40, valore che può essere preso come punto di riferimento prudenziale per le nostre stime. Circa 40 sono anche i milioni che la Juventus ha incassato dalle plusvalenze a giugno 2019 (mese nel quale, a differenza di quanto capita nelle sessioni di mercato, ogni cessione permette di incassare solamente una plusvalenza senza ridurre il monte ingaggi e il monte ammortamenti della stagione in corso). Starà alla propensione al rischio della società decidere se arrivare a giugno con l'estrema necessità di concludere plusvalenze entro fine mese. Noi qui prendiamo una decisione arbitraria, utile solamente per creare uno scenario verosimile, e supponiamo che dei 170 milioni residui (tolti i circa 40 ipotizzati come guadagnati sul campo) una cinquantina possano essere destinati alle plusvalenze di giugno.
Rimane quindi un buco di circa 120 milioni che dovrebbe essere coperto entro il 2 settembre tramite cessioni di giocatori, sempre al netto di eventuali nuovi accordi commerciali. La presenza di numerosi possibili esuberi in rosa permette di ritenere questo obiettivo raggiungibile, ma l'imprevedibilità del mercato (in particolare la facoltà per ogni giocatore di rifiutare il trasferimento) potrebbero creare più di una complicazione e impedire non solo il raggiungimento del target prefissato (aumentando così la quantità di plusvalenze da fare a fine stagione) ma anche la possibilità di effettuare nuovi acquisti. Al di là di ogni considerazione economica, infatti, non si può non notare che attualmente la rosa sia abbondante a livello numerico in ogni reparto e quindi eventuali nuovi acquisti saranno possibili non solo se le condizioni economiche lo consentiranno ma anche e soprattutto se si libereranno posti in rosa. Un ulteriore motivo di attenzione è dato dal differenziale fra i costi dei cartellini in entrata e in uscita. Vista la crescita dell'indebitamento nella scorsa stagione è difficile ipotizzare un differenziale ampiamente negativo anche dopo le operazioni di mercato estivo 2019/20. Al momento la Juventus ha speso 145,5 milioni in nuovi acquisti e incassato 57,5 milioni dalle cessioni, è ipotizzabile che il gap fra queste due cifre si riduca nel prossimo mese.
La situazione dei portieri è definita. Il titolare sarà Szczesny, la riserva Buffon (che guadagnerà oltretutto meno di Perin e il cui ritorno ha motivazioni anche economiche oltre che di gestione del gruppo) e il terzo il prodotto del vivaio Pinsoglio. I bianconeri sperano fortemente di vendere a titolo definitivo Perin nonostante sia saltata la sua cessione per 15 milioni al Benfica che avrebbe portato nelle casse circa 13 milioni fra plusvalenze e risparmi. Negli ultimi giorni si è fatto avanti l'Aston Villa ma le condizioni fisiche del portiere, fermo per un problema alla spalla, non sono così confortanti da escludere la possibilità che resti in rosa per poi essere ceduto nel mercato di gennaio.
La difesa è quasi in overbooking. I difensori centrali sono cinque, numero sempre voluto da Allegri ma che potrebbe essere eccessivo per le necessità di Sarri che esclude la possibilità di giocare a tre dietro. Se da una parte le condizioni di Chiellini destano qualche preoccupazione, dall'altra de Ligt e Demiral garantiscono sulla carta una tenuta fisica notevolmente maggiore dei partenti Barzagli e Caceres. Per questo nella scorsa settimana si è parlato di una possibile partenza di Demiral, che però riteniamo improbabile visto che il turco ha già superato Rugani nelle gerarchie di Sarri e difficilmente verrà lasciato andare, nemmeno con l'ipotesi del prestito. Chi rischia di lasciare la squadra semmai, anche tenuto conto che in ogni caso il quinto centrale sarebbe quasi certamente escluso per motivazioni numeriche dalla lista Champions, è invece proprio Rugani. Se la Juventus decidesse di privarsi del quinto centrale probabile per lui una partenza in prestito con diritto di riscatto più che a titolo definitivo a meno che non arrivi un'offerta irrinunciabile. Il giocatore garantirebbe un'elevata plusvalenza visto il suo scarso ammortamento residuo, ma l'impressione è che la Juventus ne voglia mantenere il controllo anche in virtù del recente rinnovo di contratto fino al 2024 a 3 milioni a stagione. Sulle fasce al momento i terzini sono quattro (Cancelo, De Sciglio, Alex Sandro e Pellegrini) ai quali si può aggiungere Cuadrado in caso di necessità. Da inizio mercato il primo obiettivo della Juventus in uscita è la cessione del portoghese, però fino a oggi nonostante i numerosi interessamenti nessuno si è presentato con i 60 milioni richiesti dai bianconeri. Se non dovesse esserci una cessione molto remunerativa in altri reparti è comunque sempre lui l'indiziato numero uno per portare il maggior quantitativo di denaro nelle casse bianconere, almeno fino alla chiusura del mercato di Premier League prevista per l'8 agosto. La società infatti ha molti dubbi sul suo rendimento difensivo e in caso di sua partenza lo spostamento definitivo di Cuadrado sulla linea di difesa potrebbe evitare un investimento per il suo sostituto. Attenzione però anche alla posizione di Pellegrini, che viene indicato come possibile partente in prestito. La sensazione è che la sua eventuale uscita non sia così scontata e verrà decisa ad agosto inoltrato una volta definito il destino di Cancelo e l'opportunità o meno di acquistare altri terzini (Hysaj e Darmian i nomi sul tavolo).
Se la rosa difensiva potrebbe essere ridotta, quella dei centrocampisti lo sarà sicuramente. Per il modo di giocare di Sarri e visto l'affollamento anche del reparto offensivo non saranno infatti più di sei i centrocampisti in rosa. Almeno uno di quelli attualmente presenti deve quindi partire e il maggiore indiziato parrebbe essere Khedira, per il quale però potrebbe essere difficile incassare una plusvalenza in quanto il suo elevato stipendio tiene lontane le possibili pretendenti. Se ci dovessero essere problemi con la cessione del tedesco, o in caso di un ulteriore arrivo a centrocampo, attenzione anche alla posizione di Matuidi che potrebbe tornare al Paris Saint-Germain per una cifra simile al suo prezzo d'acquisto due anni fa. I possibili nomi in entrata sono quelli di Zaniolo, nel caso in cui la Roma decidesse di cederlo a titolo definitivo già in questa stagione, e di Pogba, che rappresenta però sempre più un sogno visto che radiomercato lo dà vicinissimo al Real Madrid e il costo del suo cartellino sommato al suo ingaggio richiederebbe di aumentare notevolmente la quantità di denaro da incassare dalle cessioni.
In attacco al momento sono presenti nove giocatori, dai quali eventualmente togliere Cuadrado se dovesse essere definitivamente spostato fra i difensori. Per tre posti sono effettivamente troppi e difficilmente a fine mercato saranno più di sei (sette con Pjaca se il croato, ancora alle prese con la convalescenza dopo l'ultimo grave infortunio, verrà tenuto in rosa per poi essere messo sul mercato a gennaio). Ci aspettiamo quindi una sicura partenza, che potrebbero diventare anche due o tre se la Juventus chiudesse uno o due nuovi acquisti offensivi. Per quanto riguarda i possibili nuovi arrivi si parla molto di Chiesa e Icardi, entrambi molto apprezzati da Paratici ma appartenenti a squadre che potrebbero voler ostacolare il loro passaggio in bianconero nonostante la posizione di entrambi nei rispettivi club sia abbastanza critica, in particolare quella dell'argentino. Attenzione però anche a Lukaku, da mesi nel mirino dell'Inter ma che ultimamente sembra essere entrato anche nella sfera di interesse di Paratici. Ovviamente qualsiasi nuovo acquisto comporterebbe un aumento della cifra da incassare dalle cessioni, ma il peso a bilancio annuale di quasi tutti gli attaccanti bianconeri è tale che l'inserimento in rosa al posto di uno di loro di Chiesa, Icardi o Lukaku non peggiorerebbe il bilancio. A parte Cristiano Ronaldo e Bernardeschi nessuno è sicuro di essere ancora a Torino il 3 settembre. Il più vicino alla permanenza sembrerebbe essere Douglas Costa, le cui precarie condizioni fisiche degli ultimi mesi hanno allontanato eventuali acquirenti. Mandzukic sembra difficilmente inseribile negli schemi di Sarri ma per ora non ha aperto all'ipotesi cessione. Per Higuain parrebbe esserci un accordo con la Roma per un prestito a 9 milioni con diritto di riscatto a 27 e contemporaneo allungamento del contratto del "Pipita" fino al 2023 con abbassamento dello stipendio a 5 milioni netti all'anno. Anche lui però per il momento sembra intenzionato a non voler lasciare Torino. Se dovesse restare non è affatto da escludere che il prolungamento del contratto con spalmatura dello stipendio gli venga offerto comunque, visto che comporterebbe quasi 14 milioni di risparmio sul bilancio 2019/20. Su Dybala sembra esserci l'interessamento di almeno due club di Premier League (Manchester United e Tottenham) e del Paris Saint-Germain. Una sua eventuale partenza per 90 milioni comporterebbe un risparmio a bilancio simile che metterebbe quasi da solo a posto i conti societari quindi la sua partenza non è affatto da escludere, anche perché per il momento non sarebbe titolare negli schemi di Sarri. Il vociferato scambio più o meno alla pari fra lui e Lukaku con il Manchester United permetterebbe a entrambe le squadre di incassare una importante plusvalenza ed entrerebbe nella logica degli scambi utili non solo per il rafforzamento della rosa ma anche per il bilancio segnalata a inizio giugno, che fino a questo momento ha prodotto lo scambio Spinazzola-Pellegrini. Cuadrado dovrebbe restare vista la sua duttilità, ma se ci dovessero essere difficoltà nelle cessioni di Cancelo e delle punte anche lui potrebbe essere messo sul mercato negli ultimi giorni di contrattazione. Infine il delicato caso Kean. Poiché la sua è l'unica partenza che non libera posti in Lista Champions la scelta più logica sarebbe quella di mantenerlo in rosa per evitare di presentarsi in Europa con soli 22 giocatori. La necessità di realizzare plusvalenze però, unità alle numerose richieste ricevute, potrebbe però portare la Juventus a decidere di privarsi di lui per una cifra superiore ai 35 milioni, ma a quanto pare solo se ai bianconeri venisse concessa la possibilità di una futura "ricompra". Infine sembrano davvero inverosimili le voci che avvicinano Neymar alla Juventus, sia per una motivazione economica (al Paris Saint-Germain guadagna poco più di Cristiano Ronaldo e il suo peso a bilancio sarebbe di circa 100 milioni all'anno, cifra forse sostenibile in caso di cessione di Dybala quest'anno ma che obbligherebbe a plusvalenze superiori ai 200 milioni per le prossime stagioni, senza contare la necessità di non gravare troppo sull'indebitamento societario con acquisti eccessivamente onerosi) che tecnica visto che il brasiliano ama giocare proprio nella zona di campo occupata da CR7.
Data la rosa attuale, i sei giocatori destinati a non essere iscritti in Lista Champions sarebbero molto probabilmente Perin, Rugani, Pellegrini, Khedira, Pjaca e Mandzukic (o Higuain). La sensazione di chi scrive è che la Juventus riuscirà a ridurre notevolmente il suo passivo di bilancio entro il 3 settembre e che alla fine del mercato i terzini saranno quattro compreso Cuadrado (se cinque, uno verrà escluso dalla Lista Champions), i centrali quattro (se cinque uno verrà escluso dalla Lista Champions), i centrocampisti sei e gli attaccanti sei. Se fra questi ultimi non ci sarà Kean, un centrocampista in più verrà escluso dalla lista Champions (Matuidi o Zaniolo, se dovesse arrivare a Torino).
Fatto un quadro generale dell'ultimo mese di mercato bianconero 2019/20 e ricordandovi l'obiettivo del miglioramento dei conti societari, buon divertimento con i vostri calcoli utilizzando in tutto o in parte i conteggi sottostanti da noi forniti sui possibili guadagni annuali e i possibili costi annuali di alcuni giocatori che potrebbero far parte delle contrattazioni.
Dal canto nostro vi facciamo notare come semplice esempio che le eventuali uscite di Kean, Perin, Cancelo, Khedira e Mandzukic nei termini proposti qui sotto, senza altri acquisti, comporterebbero un miglioramento del bilancio societario di 123,6 milioni. L'uscita di Higuain basterebbe a finanziare a livello di bilancio l'arrivo di uno fra Icardi, Lukaku e Chiesa. La cessione ulteriore di uno fra Dybala e Douglas Costa aprirebbe ampiamente la strada all'arrivo di due dei tre giocatori appena citati, mentre l'uscita di Matuidi libererebbe i fondi necessari per l'acquisto di Zaniolo. Infine lo scambio Dybala-Lukaku permetterebbe alla Juventus di migliorare il proprio bilancio di circa 60 milioni.
CESSIONI POSSIBILI
Perin (costo: 15, plusvalenza: 6, ammortamento annuale risparmiato: 3, stipendio lordo risparmiato: 3,9): 12,9 milioni
Cancelo (costo: 60, plusvalenza: 28,2, ammortamento annuale risparmiato: 7,9, stipendio lordo risparmiato: 5,1): 41,2 milioniRugani (costo: prestito, stipendio lordo risparmiato: 5,1): 5,1 milioni
Pellegrini (costo: prestito, stipendio lordo risparmiato: 2,2): 2,2 milioni
Khedira (costo: 0, plusvalenza: -0,2, ammortamento annuale risparmiato: 0,1, stipendio lordo risparmiato: 10,2): 10,1 milioni
Matuidi (costo: 20, plusvalenza: 12,4, ammortamento annuale risparmiato: 7,6, stipendio lordo risparmiato: 6,8): 26,8 milioni
Dybala (costo: 90, plusvalenza: 73,3, ammortamento annuale risparmiato: 5,6, stipendio lordo risparmiato: 11,9): 90,8 milioni
Pjaca (costo: prestito, stipendio lordo risparmiato: 3,4): 3,4 milioni
Higuain (costo: 36,5, plusvalenza: 0, ammortamento annuale risparmiato: 18,3, stipendio lordo risparmiato: 12,7): 31 milioni
Higuain (ipotesi rinnovo + prestito, costo: 9, plusvalenza: 0, ammortamento annuale risparmiato 9,1, stipendio lordo risparmiato: 12,7): 30,8 milioni
Mandzukic (costo: 15, plusvalenza: 11, ammortamento annuale risparmiato: 4, stipendio lordo risparmiato: 8,6): 23,5 milioni
Cuadrado (costo: 20, plusvalenza: 13,6, ammortamento annuale risparmiato: 6,4, stipendio lordo risparmiato: 6,8): 26,8 milioni
Kean (costo: 35, plusvalenza: 35, ammortamento annuale risparmiato: 0, stipendio lordo risparmiato: 0,9): 35,9 milioni
Douglas Costa (costo: 60, plusvalenza: 27,6, ammortamento annuale risparmiato: 10,8, stipendio lordo risparmiato: 10,2): 48,6 milioni
ACQUISTI POSSIBILI
Gli stipendi lordi dei giocatori provenienti dall'estero sono calcolati considerando l'applicazione del Decreto Crescita a partire dal 1° gennaio 2020.
Hysaj (costo: 25, anni di contratto: 5, stipendio lordo: 4,6): 9,6 milioni
Darmian (costo: 10, anni di contratto: 3, stipendio lordo: 3,2): 6,5 milioni
Pogba (costo: 160, anni di contratto: 5, stipendio lordo: 28,4): 60,4 milioni
Zaniolo (costo: 50, anni di contratto: 5, stipendio lordo: 4,6): 14,6 milioni
Chiesa (costo: 70, anni di contratto: 5, stipendio lordo: 9,3): 23,3 milioni
Icardi (costo: 60, anni di contratto: 5, stipendio lordo: 13): 25 milioni
Lukaku (costo: 83, anni di contratto: 5; stipendio lordo: 11,7): 28,3 milioni
Neymar (costo: 220, anni di contratto: 5, stipendio lordo: 51,8): 95,8 milioni
L’appuntamento con il prossimo aggiornamento delle stime sul bilancio Juventus è per il 20 settembre all'indomani del Consiglio d'Amministrazione chiamato ad approvare il bilancio del 2018/19.