Torniamo ad occuparci del bilancio Juve con un aggiornamento pre-mercato invernale che tiene conto dei cambiamenti a livello economico avvenuti negli ultimi mesi.
La situazione della Juventus migliora rispetto alle stime di settembre in quanto i maggiori ricavi dovuti al buon cammino in Champions League (+21,1 milioni) sono stati superiori alle perdite dovute ai mancati ricavi da stadio attesi per il protrarsi delle limitazioni legate alla pandemia. Nonostante ciò e un patrimonio netto ampiamente positivo grazie al recente aumento di capitale, è difficile immaginare che la Juventus investa cifre importanti nel mercato di gennaio.
Prima di cominciare vi ricordo che questo articolo si basa sugli assunti già più volte spiegati in altri articoli trattanti il medesimo argomento in passato, l’ultimo dei quali è consultabile QUI.
Tutti gli altri post relativi alle diverse stime del bilancio Juventus dal 14 maggio 2014 (in ordine decrescente) a oggi sono consultabili QUI.
STIMA DEL BILANCIO 2021/22 NELL’IPOTESI MENO FAVOREVOLE
Come ormai consuetudine sottolineo che i numeri presenti nella seguente tabella, oltre a essere frutto di stime basate sui dati passati e sul loro andamento nei vari semestri, e quindi soggette a errori per tutte le possibili variabili che possono influire su ogni voce di bilancio nei prossimi mesi (errori tanto più ampi quanto è ampio il periodo di tempo fra la stima e la chiusura del bilancio annuale), sono anche state elaborate nell’ipotesi economicamente meno favorevole rispetto ai risultati sportivi, che a oggi è data dalla combinazione di eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale con Inter finalista, uscita agli ottavi di finale di Coppa Italia e vittoria dello scudetto (più costosa a causa di maggiori premi da elargire ai giocatori).
Per ogni voce di bilancio verrà data opportuna spiegazione rispetto alle variazioni dall’ultima stima. Inoltre trovate nell’ultima colonna i dati reali del bilancio annuale del 2020/21 per avere un confronto immediato, per chi fosse interessato, fra i dati stimati di quest’anno e quelli veri della stagione passata.
Le stime delle voci di bilancio corrette rispetto all’ultimo aggiornamento sono tre (Ricavi da Gare, Diritti e Imposte Correnti) e incidono ovviamente su Totale Ricavi e Risultato Operativo.
Ricavi da gare: Variazione negativa (-7,2 milioni) dovuta ai mancati introiti causati dall'apertura solo parziale degli stadi per la pandemia di Covid-19 che ha comportato una riduzione della stima di 6,8 milioni relativa alle partite di Serie A e di 3,3 per le partite di Champions League, parzialmente compensati dallo stimato introito di 2,9 milioni per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League con il Villarreal. Purtroppo l'andamento della pandemia lascia presagire un'ulteriore contrazione di questa voce nella seconda parte della stagione e non è possibile al momento escludere una futura riduzione della capienza (che già dalla ripresa del campionato sarà riportata al 50%) e nemmeno una nuova chiusura degli stadi prima di fine stagione.
Diritti TV: Variazione positiva (+21,1 milioni) causata dai risultati ottenuti in Champions League. In particolare +9,6 milioni per la qualificazione agli ottavi di finale, +8,4 milioni per i risultati ottenuti nel girone dall'ultimo aggiornamento, +2,1 milioni di guadagno minimo derivante dal market pool nell’ipotesi di eliminazione agli ottavi e raggiungimento della finale da parte dell'Inter e +1 milione come incremento della quota spettante alla Juventus nella redistribuzione alle 32 squadre, in proporzione ai risultati ottenuti nel girone, dei soldi non distribuiti dall’Uefa per le partite terminate in parità nella fase a gruppi.
Imposte Correnti: Variazione negativa (-0,5 milioni) data dall’ipotesi che le variazioni delle voci precedenti generino un'aumento della pressione fiscale.
Queste variazioni portano i seguenti cambiamenti nelle voci aggregate:
Totale Ricavi: Crescono da 442,0 a 455,9 milioni.
Risultato Operativo prima delle Imposte: dati i maggiori introiti realizzati, la stima del Risultato Operativo ante-Imposte migliora passando da -144,2 a -130,3 milioni.
Risultato del Periodo: rimane quindi negativa (pur migliorando) la stima sul risultato finale del periodo, previsto al momento a -136,1 milioni contro i -149,4 milioni dell'aggiornamento precedente.
Per quanto riguarda i vincoli del Fair Play Finanziario, ricordo che al momento il FFP è sospeso in attesa del nuovo regolamento che dovrebbe prendere il via dalla prossima stagione e quindi ogni discorso in merito al momento non ha ragione di essere fatto.
POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE
In Champions League, tenendo conto dei premi previsti dall'Uefa per il passaggio del turno (10,5 per i quarti, 12 per le semifinali, 15 per la finale e 4 per la vittoria), dei premi variabili da elargire ai giocatori e all'altro personale tesserato ipotizzati (-5,6 milioni per il passaggio ai quarti, -6,5 per le semifinali, -8,1 per la finale e -1,4 per la vittoria), degli incassi stimabili per le partite di quarti di finale e semifinali (7 milioni totali) e degli eventuali ricavi extra incassabili dal market pool italiano (cifra variabile da 0 a 3 milioni in relazione ai turni superati dai bianconeri e da quelli passati dall'Inter) è possibile stimare in circa 29,9 milioni il montepremi massimo che la Juventus può ancora conquistare in Champions League da aggiungere a quanto già inserito nelle stime.
Vincendo la Coppa Italia è possibile incassare ulteriori 4,4 milioni fra incassi da stadio stimabili (3,2 milioni), incassi da diritti tv (2,5 milioni) e premi da distribuire ai giocatori e altro personale tesserato (-1,3 milioni). Dati questi conti sul campo la Juventus può quindi conquistare una cifra massima di 34,3 milioni.
L'eventuale approdo di Pirlo e del suo staff in un'altra squadra prima del 30 giugno 2022 permetterebbe di risparmiare il loro stipendio, pari a circa 0,4 milioni lordi al mese.
Oltre alle voci sopra riportate va inoltre ricordato che sono poi sempre possibili piccole operazioni contabili (come bonus extra dagli sponsor) o anche errori di calcolo nella stima nelle varie voci, queste ultime che però potrebbero essere sia in positivo che in negativo. Senza operazioni di mercato in uscita chiuse entro il 30 giugno sarebbe comunque molto difficile chiudere l'anno con un passivo di bilancio inferiore ai 100 milioni.
IL MERCATO INVERNALE: PROSPETTIVE
Gli obiettivi di mercato della Juventus sono abbastanza noti e non c'è spazio per voli pindarici. Sono sostanzialmente tre: il primo e più importante per le casse societarie è liberarsi di qualche giocatore con stipendio elevato e non utile al progetto, il secondo è l'acquisto di un attaccante e il terzo l'arrivo di un centrocampista. Detto che l'aumento di capitale renderebbe teoricamente possibile l'acquisto dei giocatori utili alla causa anche senza cessioni a costo di un altro bilancio in forte perdita, la realtà dei fatti è che la Juventus ha imboccato una strada in senso opposto rispetto a quella intrapresa nel recente passato. L'idea nata con l'arrivo di Cristiano Ronaldo di aumentare il fatturato non solo con gli aumentati ricavi da sponsor (obiettivo centrato grazie al portoghese) ma anche attraverso il volano delle plusvalenze è fallito, non tanto per quanto è imputato alla società dal punto di vista legale (scenario già visto in passato e che quasi mai ha portato a conseguenze) ma perché per funzionare avrebbe avuto bisogno di giocatori di alto livello acquistati a un prezzo accettabile e rivenduti a una cifra superiore dopo anni di buone prestazioni. Il deludente rendimento di molti di questi (Ramsey e Rabiot su tutti) messo insieme con gli stipendi troppo elevati garantiti a giocatori che, alla luce degli ultimi due anni possiamo ormai dirlo, non li valgono, rende invece gran parte della rosa "invendibile" e di conseguenza i ricavi di questo tipo si sono inceppati. Di pari passo il monte ingaggi è esploso e ci vorrà tempo, pazienza e capacità per riparare ai danni fatti in questi anni e ricostruire una squadra con giocatori dal rendimento più accettabile di quello dei calciatori attuali. Vediamo in rapida carrellata i giocatori che potrebbero essere ceduti o più di altri rappresentano un peso per il bilancio societario, il loro rendimento, lo stipendio, l'ammortamento residuo, l'anno di scadenza di contratto e le possibilità che partano a gennaio o a giugno.
de Ligt (stipendio lordo 11,4 milioni, ammortamento annuo 17,3 milioni, ammortamento residuo a giugno 34,6 milioni, scadenza di contratto 2024)
de Ligt non partirà di certo a gennaio, ma i tifosi della Juventus devono iniziare ad accettare l'idea che sarà probabilmente lui a partire entro il 30 giugno e a contribuire con la sua plusvalenza al miglioramento dei conti bianconeri di questa stagione. Le motivazioni sono molteplici e vanno oltre alle parole già di per sé abbastanza chiare a proposito di Raiola. La principale è che de Ligt dopo la partenza di Cristiano Ronaldo è il giocatore più pagato della rosa con uno stipendio di 8 milioni netti che, nonostante i benefici del Decreto Crescita, pesa molto sulle casse societarie ed è già al limite massimo degli ingaggi che i bianconeri vogliono pagare ai propri calciatori nel prossimo futuro. La scadenza del suo contratto nel 2024 obbligherebbe a trattarne il rinnovo nel corso del 2022 per evitare sgradite sorprese e partenze a parametro zero nel 2024 o a cifre al ribasso nel 2023, ma i primi abboccamenti con Raiola han fatto capire alla dirigenza che il giocatore punta a uno stipendio molto più elevato di quello che guadagna ora. Cifre che la Juventus, al momento, non ha più intenzione di mettere sul piatto. Se dal punto di vista tecnico la cessione di de Ligt lascerebbe una lacuna, da quello economico è la prossima estate il momento giusto per massimizzare il guadagno derivante dalla sua cessione e reinvestire parte del ricavato su difensori bravi ma dalle richieste meno elevate (basti pensare che i difensori dell'Inter guadagnano tutti meno della metà dell'olandese...).
Dybala (stipendio lordo 13,5 milioni, ammortamento annuo 4,3 milioni, ammortamento residuo a giugno 0 milioni, scadenza di contratto 2022)
L'atteso rinnovo viene rinviato di continuo e a quanto pare non solo per problemi burocratici dovuti alla particolare situazione del suo procuratore che non è ancora iscritto all'albo. Visti i continui infortuni, il rendimento altalenante e la difficile collocazione tattica la dirigenza si sta giustamente domandando se sia il caso fare un forte investimento su di lui in termini di monte ingaggi. Sul suo futuro fare previsioni è molto complicato perché se da una parte la Juventus pare voler rivedere al ribasso l'offerta lasciando campo libero a eventuali altre squadre per ingaggiarlo, dall'altra non si vedono club all'orizzonte pronti a promettere al giocatore i ponti d'oro che lui e il suo procuratore vorrebbero. Se non si faranno avanti altri pretendenti probabilmente Dybala sarà costretto ad accettare un contratto meno remunerativo di quanto sperato e magari con una parte importante legata al suo rendimento, se si inserirà qualcuno la Juventus pare pronta a correre il rischio di perderlo a zero senza troppi rimpianti. D'altra parte un rinnovo con stipendio netto superiore agli 8 milioni lo renderebbe in ogni caso invendibile anche dopo il prolungamento di contratto, quindi una plusvalenza su di lui ormai non è più da mettere in preventivo nemmeno per il futuro.
Rabiot (stipendio lordo 10 milioni, ammortamento annuo 0,4 milioni, ammortamento residuo a giugno 0,4 milioni, scadenza di contratto 2023)
Uno degli investimenti a parametro zero che doveva essere un affare e invece non ha reso per quanto la dirigenza si aspettava e per colpa dello stipendio elevato è anche difficilmente vendibile. Se si vuole provare a intascare qualcosa dalla sua cessione si dovrà provare a cederlo entro giugno 2022 accontentandosi di un'offerta non particolarmente elevata, ammesso che arrivi...
Ramsey (stipendio lordo 10 milioni, ammortamento annuo 0,9 milioni, ammortamento residuo a giugno 0,9 milioni, scadenza di contratto 2023)
Discorso identico a quello fatto per Rabiot aggravato dai problemi fisici continui che rendono ogni squadra dubbiosa sul suo ingaggio. Vista la rottura completa con la società è uno dei più indiziati a partire in questo mercato di gennaio, ma è difficile ipotizzare che lo possa fare senza che la Juventus sia costretta a pagargli almeno una parte dello stipendio.
Szczesny (stipendio lordo 12 milioni, ammortamento annuo 2,3, ammortamento residuo a giugno 4,7 milioni, scadenza di contratto 2024)
Titolarissimo quest'anno, giocatore su cui fare delle riflessioni in estate per via dell'elevato stipendio. Dopo un inizio di campionato disastroso le sue prestazioni sono migliorate, ma in un'ottica di contenimento dei costi forse il suo ingaggio è un po' troppo elevato per il rendimento fornito.
Alex Sandro (stipendio lordo 11,1 milioni, ammortamento annuo 2,6 milioni, ammortamento residuo a giugno 2,6 milioni, scadenza di contratto 2023)
Il discorso fatto per Szczesny vale in misura ancora superiore per il brasiliano che sembra aver imboccato una parabola discendente. I 6 milioni netti che prende sono tantissimi per un terzino dall'alto rendimento figuriamoci per lui che è in calo costante da diverso tempo. Anche in questo caso è lo stipendio lo scoglio più elevato da superare per riuscire a venderlo. Con il contratto in scadenza nel 2023 anche per lui per provare a racimolare qualche euro la partenza deve essere prevista al massimo per giugno prossimo.
Arthur (stipendio lordo 7,13 milioni, ammortamento annuo 15,2 milioni, ammortamento residuo a giugno 45,6 milioni, scadenza di contratto 2025)
L'elevato valore di ammortamento rende sicuramente impossibile una sua cessione a titolo definitivo per il momento, ma potrebbe essere buono per una cessione in prestito visto che lo stipendio è elevato ma non a livello di quelli di Rabiot e Ramsey. La Juventus gradirebbe uno scambio di prestiti con Icardi che a Leonardo forse non dispiacerebbe nemmeno, ma Pochettino non sembra troppo convinto di privarsi dell'argentino nonostante non sia in prima fila nel parco attaccanti del Paris Saint-Germain. Situazione da monitorare fino al 31 gennaio.
Morata (stipendio lordo 9,3 milioni, in prestito fino al 2022)
Nelle ultime ore è esplosa la bomba Xavi, che lo vorrebbe al Barcellona fin da subito. Al di là del presunto via libera all'operazione da parte di Morata, l'affare non è facilmente concretizabile perché il giocatore è sotto contratto con l'Atletico Madrid e la Juventus dovrebbe cercare una punta in più non cederne una... anche lo scambio con Depay, oltre a dover trovare d'accordo tutte le parti in causa, potrebbe non essere funzionale a quello che cerca il club sul mercato viste le sue caratteristiche da attaccante un po' atipico.
Bernardeschi (stipendio lordo 7,4 milioni, ammortamento annuo 7,9 milioni, ammortamento residuo a giugno 0 milioni, scadenza di contratto 2022)
Sa benissimo di non poter pretendere un rinnovo vicino ai 4 milioni netti che incassa oggi. Non ha la fila di pretendenti e per lui come per Dybala non è da escludere un rinnovo al ribasso nelle prossime settimane.
Kulusevski (stipendio lordo 4,6 milioni, ammortamento annuo 8,4 milioni, ammortamento residuo a giugno 16,8 milioni, scadenza di contratto 2024)
Si dice che è nella lista di partenza per fare cassa, ma affinché sia così la dirigenza dovrà essere brava a venderlo bene perché il suo ammortamento residuo a gennaio è di 21 milioni. Ha dalla sua uno stipendio non elevato che lo può rendere appetibile per una squadra che voglia fare la scommessa di puntare sulla maturazione nel medio periodo di un giocatore ancora molto giovane.
McKennie (stipendio lordo 3,6 milioni, ammortamento annuo 4,7 milioni, ammortamento residuo a giugno 14,1 milioni, scadenza di contratto 2025)
Uno dei migliori come rendimento nel disastrato centrocampo bianconero, a livello tecnico sarebbe poco sensato metterlo nella lista dei possibili partenti. Eppure proprio il fatto di essere uno dei pochi con rendimento sufficiente potrebbe far pervenire a Torino un'offerta economica allettante che possa far vacillare la società.
Come si può vedere da quanto scritto sopra non c'è tutto questo margine a gennaio per creare grossi risparmi, situazione che inciderà per forza di cose sul mercato in entrata nel quale la società andrà in cerca di occasioni che si incastrino alla perfezione con le eventuali cessioni (magari con la formula di uno scambio di prestiti). E' chiaro che dal solo punto di vista tecnico l'investimento su Vlahovic potrebbe valere la candela nonostante le elevate richieste del giocatore (8 milioni netti) e della Fiorentina per il costo del cartellino, ma la sensazione è che il nuovo corso juventino non abbia la volontà di perseguire questa strada. Se si confermerà questo approccio per migliorare la squadra nel prossimo futuro sarà assolutamente necessario azzeccare gli acquisti di giocatori non ancora esplosi totalmente un po' come ha fatto recentemente il Milan, con la differenza che la Juventus parte da un fatturato superiore ai rossoneri e quindi avrebbe il margine per colpi dal costo di stipendio e cartellino superiore rispetto al Milan di due anni fa, una volta che riuscirà però a liberare il suo bilancio dal peso dei contratti troppo onerosi fatti firmare negli ultimi anni a giocatori che non se li sono poi meritati sul campo.