Entrambe reduci dalla qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia, Napoli e Monza si incontrano al Maradona alla ricerca di cose perdute. Il Napoli per consolidare la continuità di risultati che sembra essere tornata sotto la guida di Antonio Conte e il Monza, ancora senza vittorie, per ritrovare se stesso.

La cinquina al Palermo risuona prevedibile se si considerano tasso di qualità e categoria di differenza, ma il Napoli bis visto in Coppa Italia ha mandato in scena un undici rodato e spinto da una memoria senza indugi. Al di là delle incertezze difensive individuali di chi ancora non è entrato appieno nel sistema di gioco, il Napoli ha dato la sensazione di poter disporre di numerose alternative in un organico in cui gli ultimi arrivati non sembrano stentare nel distinguersi per rendimento.

Il Monza non naviga in buone acque. Tre pareggi e un penultimo posto che, se pure è ancora molto presto per valutare gli equilibri della zona salvezza, non è di certo tra le previsioni e le intenzioni di una squadra partita con altre ambizioni. Nonostante la posizione in classifica, il Monza ha già messo in difficoltà squadre come l’Inter, fermando i nerazzurri in un pareggio che avrebbe potuto pure raggiungere i contorni del successo.

Curiosità particolare, il Napoli nei confronti col Monza a Fuorigrotta è uscito vincitore solo una volta. Il 4-0 rifilato ai lombardi nel 2022 è l’unico successo che gli azzurri possono vantare. Un pareggio e una sconfitta in serie B e il pari a reti bianche della scorsa stagione dicono di una squadra che statisticamente assume i connotati di una quasi bestia nera tra le mura amiche. 

Nella gara valevole per il sesto turno di campionato Conte, dopo il turnover in Coppa Italia, dovrebbe affidarsi ai rientranti Buongiorno, Di Lorenzo in difesa, alla mediana formata da Lobotka dietro Anguissa e McTominay e in attacco Politano è dato per favorito per partire titolare con Lukaku e Kvara. Nesta, invece, deve fare i conti con qualche assenza di troppo. Mota non dovrebbe farcela e Maldini, Caprari e Djuric dovrebbero formare il reparto offensivo. 

Il 3-4-2-1 di Nesta dovrebbe cercare di fare argine al centrocampo molto tecnico del Napoli e al tridente di Conte in cui anche Lukaku si muove spesso da rifinitore. I trequartisti esterni probabilmente ripiegheranno più spesso per assistere più efficacemente la fase difensiva. Dall’altra parte il Napoli, che è sembrata fino a questo momento una squadra capace di mutare spesso sul piano tattico, sarà chiamato a una maggiore iniziativa sul piano della manovra rispetto a gare in cui gli azzurri hanno anche potuto affidarsi a fasi più attendiste.

Dopo il pareggio di Torino con la Juventus, il Napoli torna al Maradona in campionato dopo il sofferto successo ottenuto sul Parma. E passa per la necessità di riaffermare la supremazia territoriale l’intenzione più grande di farla valere per l’intero torneo.